Calcestruzzo, sostenibilità e innovazione: quale futuro per la filiera? – ingenio-web.it
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Roberto Spaggiari, consigliere ASSIAD, evidenzia come il mercato del calcestruzzo italiano stia abbracciando la sostenibilità tramite tecnologie per ridurre le emissioni e l’uso di materiali riciclati. Prevede che le innovazioni nei materiali e la digitalizzazione saranno determinanti, rendendo essenziale la consulenza specializzata e la formazione continua per le aziende del settore.
Digitalizzazione e I.A. rivoluzioneranno tanti aspetti del ciclo di vita del calcestruzzo
Andrea Dari:
In qualità di consigliere ASSIAD, come percepisce l’attuale impatto della sostenibilità nel mercato italiano del calcestruzzo e quali tendenze prevede che modelleranno il settore nel prossimo futuro? Ci sono specifiche innovazioni che ritiene particolarmente influenti?
Roberto Spaggiari:
L’impatto della sostenibilità nel mercato italiano del calcestruzzo si sta evolvendo con un trend sempre più ecologico e responsabile, in particolare l’industria di produzione del cemento sta adottando tecnologie e tecniche per ridurre le emissioni di anidride carbonica, utilizzando cementi a basso contenuto di clinker integrati da materie prime seconde derivanti da altre lavorazioni.
Inoltre, anche se con qualche difficoltà operativa nel mercato italiano, la tendenza futura sarà quella di produrre un calcestruzzo utilizzando materiali da riciclo, riducendo così la necessità di utilizzare materie prime vergini.
Andrea Dari:
Quali sono gli effetti più rilevanti della riduzione del clinker nei cementi e di altre innovazioni nelle materie prime sul calcestruzzo? Come vede queste evoluzioni influenzare le prestazioni e la sostenibilità del prodotto finale?
Roberto Spaggiari:
La riduzione del clinker nei cementi e l’introduzione di innovazioni nelle materie prime stanno avendo un impatto significativo sia sulle prestazioni del calcestruzzo, soprattutto durante la sua preparazione, miscelazione, trasporto e messa in opera. Di contro, riducendo la percentuale di clinker nel cemento, si contribuisce alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra in atmosfera. L’uso poi di materiali riciclati e materiali pozzolanici contribuiscono non solo a ridurre significativamente l’impronta ecologica del calcestruzzo, promuovendo un’economia più circolare, ma anche ad impartire prestazioni e durabilità a lungo termine dei manufatti in opera.
Andrea Dari:
Considerando l’evoluzione del settore, quanto diventerà importante per le aziende del calcestruzzo offrire consulenza specializzata e servizi di formazione? Crede che ciò modificherà significativamente il modo in cui le aziende operano nel mercato?
Roberto Spaggiari:
Si, siamo convinti che sarà sempre più importante per le aziende offrire consulenza specializzata e servizi di formazione, cosa che come MBS facciamo da sempre, affiancando il nostro cliente con soluzioni innovative, supporto tecnologico, certificazioni normative ed ambientali, software dedicati, progettazione, consulenza, partnership, aggiornamenti e sensibilizzazione ambientale, avvalendoci dei migliori tecnici, specialisti nel settore e strumenti digitali.
Andrea Dari:
La digitalizzazione e l’emergere dell’intelligenza artificiale stanno accelerando la trasformazione di numerosi settori. Come crede che queste tecnologie influenzeranno il settore del calcestruzzo in Italia?
Roberto Spaggiari:
La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale si stanno imponendo. Sono tecnologie che possono rivoluzionare alcuni aspetti del ciclo di vita del calcestruzzo, dalla progettazione (vedi il BIM), produzione, ottimizzazione delle miscele e controllo automatizzato, monitoraggio in tempo reale del trasporto e messa in opera, analisi dei dati raccolti sia sul calcestruzzo fresco che indurito al fine di migliorare la qualità, manutenzione e controlli in opera ad esempio con sensori integrati.
Andrea Dari:
Alla luce delle nuove tecnologie e materiali, quanto è importante formare e aggiornare continuamente i progettisti nel settore del calcestruzzo? Quali iniziative ASSIAD dovrebbe avviare per garantire che i professionisti del settore siano sempre aggiornati?
Roberto Spaggiari:
La formazione e l’aggiornamento dei progettisti nel settore del calcestruzzo sono fondamentali per sfruttare appieno le nuove tecnologie e nuovi materiali, aspetti normativi, certificazioni ambientali al fine di garantire la qualità, la sostenibilità e l’efficienza delle costruzioni.
Iniziative che ASSIAD dovrebbe avviare, se fattibili:
- corsi di formazione e aggiornamento, workshop e seminari su argomenti specifici, tenuti da esperti del settore. per approfondire le conoscenze pratiche;
- piattaforme di E-learning con corsi online che i progettisti possano seguire a proprio ritmo, coprendo una vasta gamma di argomenti tecnici e normativi;
- collaborazioni con Università e Centri di Ricerca;
- pubblicazioni su riviste e newsletter sulle ultime novità nel settore del calcestruzzo, con articoli tecnici, case studies;
- sviluppare manuali tecnici e guide pratiche sui nuovi materiali e tecnologie;
- creare gruppi di lavoro tematici su specifici argomenti tecnologici e normativi, favorendo la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra i professionisti.
Andrea Dari:
Con l’importanza crescente delle nuove tecnologie e dei materiali innovativi, quale ruolo ritiene che ASSIAD dovrà assumere per supportare il settore del calcestruzzo? Ci sono specifiche iniziative o direzioni strategiche che ASSIAD dovrebbe prioritizzare?
Roberto Spaggiari:
Assiad, in collaborazione alle altre associazioni di settore ATECAP, Assobeton, AICAP, CTE, ACI, dovrebbero assumere un ruolo di leadership nel guidare il settore del calcestruzzo verso un futuro innovativo, sostenibile e digitalizzato.
June 22, 2024 at 05:37AM