Piemonte, spunta la neve gialla sul Monviso dopo le piogge con sabbia del Sahara: nuovi segni del cambiamento … – Corriere della Sera

Piemonte, spunta la neve gialla sul Monviso dopo le piogge con sabbia del Sahara: nuovi segni del cambiamento … – Corriere della Sera

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diGianfranco Raffaelli

La foto arriva dalla pagina Facebook del Rifugio Quintino Sella al Monviso, a 2600 metri. Un monito per le Alpi di un fenomeno sempre più frequente, legato ai forti sbalzi di pressione sul Mediterraneo

Lo scatto, delle prime ore di venerdì 21 giugno, arriva dalla pagina Facebook del Rifugio Quintino Sella al Monviso, nel comune di Crissolo, in Valle Po nelle Alpi Cozie. Siamo a 2640 metri sul livello del mare. Il paesaggio è quello del Lago Grande di Viso, il più grande di questo gruppo montuoso.

 «Lo scioglimento della neve – recita il post, rilanciato anche dal Centro Meteo Piemonte –  porta in evidenza lo strato di sabbia giunta a noi con le perturbazioni degli ultimi mesi. Il Lago Grande di Viso spalmato di Sahara è pura emozione». 

In questi giorni lo scioglimento delle nevi dovuto alle alte temperature e le forti piogge delle ultime 24 ore stanno portando a un forte ingrossamento dei fiumi di Val d’Aosta e Piemonte. Il fenomeno delle polveri sahariane (non la sabbia, più pesante, impossibile da trasportare a queste altitudini dal vento) nei cieli italiani è diventato di attualità nelle ultime settimane con tanto di auto ingiallite nel centro di Torino

Sui terreni, tale polvere è addirittura un fertilizzante, sui ghiacciai invece fa da catalizzatore ai raggi solari con conseguente accelerazione dello scioglimento su depositi glaceologici già provati dalle ultime estati di caldo record e siccità. «È davvero massiccia la risalita di polvere sahariana verso l’Italia (fino a 3.000 microgrammi su metro quadro), sospinta dall’avvezione di aria calda di estrazione subtropicale che scorre sul bordo orientale di quella circolazione depressionaria in traslazione dalla Penisola iberica verso la Francia meridionale», ha spiegato il meteorologo Andrea Vuolo al Corriere Torino. Diversi metereologi avevano anche previsto il possibile  riaffioramento di manti tra il giallo  il rosso a causa dell’anomala «fusione nivale». Non raro o inedito il fenomeno ha assunto però dimensioni inedite negli ultimi anni.

21 giugno 2024 ( modifica il 21 giugno 2024 | 17:00)

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June 22, 2024 at 02:39AM

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