Marmotte e cambiamenti climatici, lo studio del Parco dello Stelvio – Montagna.TV
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Quando ho accarezzato una marmotta per la prima volta mi sono sentito un privilegiato, perché per una vita avevo osservato questi buffi roditori da lontano, rispettando le loro esigenze ed evitando il più possibile di causarne la fuga, ma sempre con la curiosità di capire meglio come fossero fatti “da vicino”.
Poi, nel maggio del 2014 sono stato incaricato di coordinare i lavori di campo di un progetto avviato dal Settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio per approfondire le conoscenze sull’ecologia di questa importante specie di alta quota e, al contempo, trovare un metodo snello e speditivo per stimare la numerosità delle popolazioni. Quindi sono arrivati Biancaneve, Carciofo e Teroldego, poi Erode, Heidi, Puzzone (di Moena) e gli altri 193 esemplari che abbiamo catturato – e poco dopo liberato sul posto – insieme al resto del team di cattura, composto da altri ricercatori, veterinari, guardie forestali e studenti negli ultimi undici anni.
La marmotta alpina (scientificamente nota come Marmota marmota) è un roditore altamente sociale diffuso nel Parco Nazionale dello Stelvio, come nel resto delle Alpi. Vive in famiglie: il nucleo base è costituito dal maschio dominante, dall’unica femmina riproduttiva, dai piccoli dell’anno (che sulle Alpi si affacciano fuori dalla tana a fine giugno – inizio luglio) e da altri adulti e sub-adulti che possono rimanere in compagnia dei genitori o allontanarsi in cerca di un proprio territorio di vita. Il famoso fischio che spesso ci permette di individuarle tra le rocce (in realtà si tratta di un “grido”) è proprio un segnale sociale lanciato dalla “sentinella” per avvertire di un imminente pericolo: in genere un’aquila, una volpe o… un escursionista. La marmotta trascorre metà dell’anno all’interno di una tana, abbassando temperatura corporea, frequenza respiratoria e battiti del cuore: anche in questo caso, è il gruppo a permettere la sopravvivenza dato che maggiore è la dimensione della famiglia in letargo, minori sono le probabilità di morire per assideramento durante l’inverno.
La specie è una componente importante degli ecosistemi alto alpini, particolarmente fragili in tempi di cambiamenti climatici. Ha infatti una importante valenza culturale e turistica oltre che, come è ovvio, anche ambientale, basti pensare al suo ruolo come brucatrice e scavatrice dei pascoli alpini, oppure come preda di aquile a volpi. Proprio in ragione di questa valenza, nel 2014 il Parco Nazionale dello Stelvio ha avviato un progetto a lungo termine, oggi condotto sia nel settore trentino che in quello lombardo dell’area protetta, per valutare l’andamento delle popolazioni, ovvero capire se il numero di marmotte nelle aree di studio cresce, rimane stabile o diminuisce mentre le montagne si riscaldano.
Da undici anni dunque, nel mese di maggio ossia nel periodo appena successivo al letargo, quando gli animali sono affamati, disponiamo una ventina di trappole nelle due aree di progetto e, grazie all’esca che inseriamo nelle gabbie (tarassaco, il comune dente di cane), avviamo la sessione di catture. Avendo cura di non far loro del male, pesiamo gli individui, ne determiniamo il sesso, effettuiamo una serie di misurazioni e, prima di liberarli, li muniamo di un microchip (simile a quelli che si usano per cani e gatti) e di due “orecchini” colorati che ci permettono di capire, anche da distanza e negli anni successivi, se la marmotta che stiamo osservando è Tex (famiglia dei fumetti), Casolet (famiglia dei formaggi), Bardolino (famiglia dei vini), Claopatra (famiglia dei re) oppure Cipolla (famiglia degli ortaggi).
Stimare l’abbondanza delle marmotte non è semplice, sia perché si tratta di animali che trascorrono molto tempo in tana, sia per l’asperità degli ambienti dove esse vivono: ecco perché stiamo confrontando vari metodi di conteggio, evidenziandone limiti e vantaggi e, al contempo, indagando la risposta delle popolazioni al cambiamento climatico, anche al fine di mettere in campo eventuali misure di mitigazione.
July 10, 2024 at 01:25PM