Clima, quando la pioggia diventa polvere: guerre, siccità e alluvioni mettono in ginocchio le persone già imm… – la Repubblica
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ROMA – Guerre e cambiamenti climatici: una doppia minaccia che spinge le persone ad abbandonare le proprie case; che distrugge i processi di produzione alimentare; che taglia le forniture di energia elettrica e di altre risorse cruciali per la vita; che favorisce la diffusione delle malattie; che indebolisce i servizi sanitari. L’analisi sugli effetti delle guerre e degli eventi meteorologici estremi sui più vulnerabili del mondo arriva dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC).
Il dossier. “Quando la pioggia si trasforma in polvere”: la ricerca dell’ICRC si basa su una indagine condotta nel sud dell’Iraq, nel nord del Mali e nelle zone interne della Repubblica Centrafricana. Indaga approfonditamente l’esperienza delle persone colpite contemporaneamente da conflitti e rischi climatici, racconta la loro modalità di gestire le minacce di un clima imprevedibile e di adattarsi all’ambiente circostante e mette in evidenza come, in assenza di un sostegno pubblico adeguato, queste stesse persone siano costrette il più delle volte a cambiare drasticamente il proprio stile di vita, a cercare nuovi lavori e nuove fonti di sussistenza e ad allontanarsi dalle proprie case. Dei 20 Paesi più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici, la maggioranza vive anche una guerra. Se non cambia la tendenza e non si prendono seri provvedimenti per contenere i rischi climatici – si legge nel dossier – entro il 2050 circa duecento milioni di persone, ovvero il doppio di oggi, potrebbero aver bisogno, ogni anno, di aiuti umanitari per sopravvivere.
Pioggia e polvere. Tra il 1950 e il 1990 in Iraq si sono verificate almeno 25 volte all’anno delle tempeste di sabbia; nel 2013 sono state circa 300. “Prima cadeva la pioggia. Adesso cade la polvere”, commenta un membro dello staff iracheno dell’ICRC. In luoghi come il Mali o l’Iraq le persone intervistate dall’organizzazione hanno raccontato che i fattori ambientali e i mutamenti climatici stanno rendendo la vita più difficile perché compromettono la possibilità di procacciarsi acqua e cibo, la sicurezza economica e incidono persino sul senso di dignità. Nella Repubblica Centrafricana sono aumentate le tensioni tra gli agricoltori e i pastori a causa dei movimenti migratori che impongono una diversa distribuzione delle risorse e una maggiore concorrenza su quelle disponibili. Con il cambiamento del clima mutano anche i calendari agricoli e i tradizionali tempi di semina delle colture e il fatto che le autorità non siano in grado né di gestire le agitazioni tra i produttori né di offrire un aiuto concreto per lo sviluppo di nuove forme di coltivazione, costituisce un problema in più per la popolazione locale che è abbandonata a se stessa.
L’incidenza delle guerre. Nel nord del Mali pastori e agricoltori affrontano siccità ripetute e piogge occasionali ma intense, inoltre il Paese è anche devastato da un conflitto che sta imponendo alle persone un cambiamento tale nello stile di vita, che alcuni già sono stati costretti a trasferirsi nel Sud o verso le città. Sia nel Mali settentrionale che nella Repubblica centrafricana le persone hanno perso case, lavoro e raccolti a causa delle inondazioni e oggi avrebbero bisogno di un aiuto per ripartire e di una rassicurazione che non arriveranno nuove inondazioni a distruggere, ancora una volta, i loro tetti, le loro risorse, la loro vita. Aiuti e garanzie che però un Paese in guerra non può dare, né possono le organizzazioni non governative a causa anche del deficit di finanziamenti che in questo momento riguarda tutto il mondo umanitario e le stesse agenzie delle Nazioni Unite. I rischi climatici possono portare a inversioni di sviluppo e collassi sistemici – conclude il dossier – in particolare negli stati fragili e in quelli colpiti da conflitti, che il più delle volte, pur essendo tra quelli che meno hanno contribuito al surriscaldamento del pianeta, per una beffa sono anche quelli che pagano il prezzo più alto.
July 11, 2024 at 03:31PM