“Europa sempre più calda”: perché contrastare il cambiamento climatico è una priorità – Gruppo Iren

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È innegabile che gli eventi climatici e meteorologici estremi hanno degli impatti negativi sulla salute umana. Nel luglio 2023, per la prima volta nella storia, la crisi climatica e gli eventi meteorologici estremi a essa connessi sono stati dichiarati un’emergenza di salute pubblica dall’ufficio regionale europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

 

I cambiamenti climatici hanno un impatto sulla salute in vari modi: possono esacerbare i problemi esistenti, come le malattie e i decessi causati da ondate di calore, incendi, tempeste e inondazioni e possono contribuire anche alla diffusione di disturbi mentali o di malattie che hanno a che fare con l’inquinamento dell’aria e con la sicurezza alimentare e idrica.

 

Accanto ai dati sugli impatti climatici crescenti, il rapporto Copernicus non trascura anche alcuni segnali cha fanno ben sperare. Per esempio è in crescita il tasso di impianti di energia rinnovabile per la produzione elettrica: nel 2023 si è raggiunta una percentuale record di produzione effettiva di energia elettrica in Europa ottenuta da fonti rinnovabili, pari al 43%, rispetto al 36% del 2022.

Una progressione importante ma ancora troppo lenta per realizzare a pieno gli obiettivi di neutralità climatica che l’Europa si è posta.

Servono soluzioni efficaci: bisogna aumentare l’efficienza energetica e ristrutturare la rete elettrica, elettrificare i sistemi di riscaldamento, ridurre i consumi energetici. Oltre a lavorare e investire sulla mitigazione è fondamentale guardare alle possibilità di adattamento, ma sono ancora pochi i Paesi che nelle loro strategie mettono in relazione cambiamenti climatici e salute.

July 12, 2024 at 07:07PM

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