Eventi El Niño sempre più intensi se non si rallenta il cambiamento climatico – Meteo Giornale

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Recenti studi indicano che gli eventi El Niño estremi potrebbero diventare la norma nel futuro prossimo. Durante questi fenomeni intensi, la costa occidentale del Sud America è soggetta a piogge torrenziali che possono causare inondazioni e frane, mentre regioni del Pacifico occidentale come l’Indonesia e l’Australia subiscono periodi di siccità.

 

Un rapporto delle Nazioni Unite del 2023 prevede un riscaldamento globale di circa 2,9 gradi Celsius entro il 2100, seguendo le attuali tendenze delle emissioni di gas serra. Tuttavia, uno studio di modellazione recente suggerisce che con un riscaldamento di poco superiore, circa 3,7 gradi Celsius, il 90% degli eventi El Niño potrebbe eguagliare i più forti mai registrati, come quello tra il 1997 e il 1998, che fu responsabile di 23.000 morti e miliardi di dollari in danni a causa di tempeste, siccità, inondazioni e focolai di malattie legate alle inondazioni.

 

Il cambiamento climatico e il suo impatto sul ciclo di El Niño e La Niña sono stati oggetto di intensi dibattiti. Modelli climatici iniziali suggerivano che un mondo più caldo potrebbe risultare in uno stato permanente di El Niño, con un indebolimento dei venti alisei e un riscaldamento delle acque del Pacifico orientale. Questo riscaldamento oceanico ha un impatto ampio sul clima e sul meteo globale, aumentando le temperature medie globali e modificando i modelli di precipitazioni e siccità, soprattutto nell’emisfero sud.

 

Non tutti i modelli climatici concordano sul fatto che un El Niño permanente sia una conseguenza inevitabile del cambiamento climatico. Tobias Bayr e i suoi colleghi hanno utilizzato un modello climatico che rappresenta efficacemente i complessi pattern del ciclo El Niño/La Niña. Hanno scoperto che il riscaldamento non causa un El Niño permanente, ma piuttosto condizioni di El Niño più forti e frequenti. Secondo le condizioni attuali, il modello prevedeva otto o nove El Niño estremi per secolo. Con un riscaldamento di 3,7 gradi Celsius, questo numero aumenterebbe a 26 eventi estremi ogni 100 anni, con una quasi regolare oscillazione quadriennale.

 

Questi risultati, pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters, provengono da un solo modello, quindi è necessaria una conferma attraverso altri modelli climatici. Tuttavia, lo studio riapre la questione su se El Niño possa rappresentare un punto di svolta nel sistema climatico, una condizione che cambia rapidamente in nuove condizioni climatiche e che non ritorna facilmente a uno stato più “normale” anche se la temperatura dovesse diminuire.

July 12, 2024 at 02:30PM

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