Più fotovoltaico per l’idrogeno verde – Corriere di Taranto

Più fotovoltaico per l’idrogeno verde – Corriere di Taranto

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Dopo l’ok al primo progetto, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per il secondo progetto presentato dalla società METKA EGN Apulia S.r.l. (Mytilineos) che prevede la realizzazione “di un impianto fotovoltaico, della potenza di 16,48 MW, integrato con un impianto di produzione di idrogeno verde e relative opere di connessione alla RTN, da realizzare in area SIN nei comuni di Taranto e di Statte (TA)”, nonché parere favorevole circa l’assenza di incidenza negativa e significativa sui siti Natura 2000, ad esito della Valutazione di Incidenza, subordinato al rispetto delle condizioni ambientali. La durata dell’efficacia del provvedimento è di cinque anni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente decreto sul sito internet del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, trascorsi i quali, fatta salva la facoltà di proroga su richiesta della società proponente, la procedura di valutazione di impatto ambientale dovrà essere reiterata. 

In sintesi, il progetto prevede l’installazione di 24.786 moduli fotovoltaici per una potenza complessiva di 16,48 MW e la realizzazione di un impianto da 4 MW per la produzione di idrogeno verde. Le motivazioni di carattere programmatico alla base della realizzazione dell’opera sono contenute nel Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC) che fissa come obiettivo una quota del 30% di energie rinnovabili sul consumo finale di energia entro il 2030. L’impianto fotovoltaico in progetto, oltre alla produzione di energia da immettere nella rete, garantirà la fornitura dell’energia necessaria alla produzione dell’idrogeno verde, consentendo in questo modo la trasformazione dell’energia elettrica rinnovabile generata in una forma che renda possibile un’efficace decarbonizzazione anche per i cosiddetti settori industriali “hard-to-abate” (e.g. raffinazione, produzione acciaio, chimica e petrolchimica, trasporto pesante, etc.) si legge nel provvedimento del ministero dell’Ambiente. Il progetto prevede che la stazione elettrica di utenza venga realizzata allo scopo di collegare l’impianto fotovoltaico alla stazione di rete TERNA di “Taranto N2” (TA); tale stazione consentirà di connettere alla rete, oltre al presente impianto, altri impianti fotovoltaici nella disponibilità di altri Proponenti

A tale riguardo la Commissione osserva che il progetto, localizzato in un contesto socio ambientale critico (Sito di Interesse Nazionale -SIN- di Taranto) può rappresentare un’occasione di rilancio e di corretta valorizzazione economica e ambientale del territorio e, in particolare, di un’area “marginale” che, senza l’intervento in esame potrebbe rimanere del tutto inutilizzata. La società greca METKA EGN Apulia S.r.l., che ha presentato altri due progetti molto simili sempre nella stessa zona, prevede tempi di realizzazione di circa 12 mesi, a partire da quando inizieranno i lavori, per un investimento economico complessivo pari 33,7 milioni di euro solo per il primo progetto. La società METKA EGN Apulia ha anche indicato i potenziali off-taker di questo volume di idrogeno che verrà prodotto dal nuovo impianto: il primo potrebbe essere lo stabilimento siderurgico tarantino ex Ilva oggi Acciaierie d’Italia, che dall’impianto di Statte dista esattamente 4.153 metri; il secondo potrebbe essere la raffineria di ENI, che si trova nella medesima area e dista nello specifico 3.994 metri dall’impianto. La società ha anche ipotizzato (in caso, evidentemente, di mancato acquisto dell’idrogeno da parte dei due soggetti menzionati) la possibilità di trasportare tutto l’idrogeno prodotto presso un centro di stoccaggio di Air Liquide, la cui sede più vicina è quella di Caserta, distante circa 330 km.

(leggi tutti gli articoli sull’idrogeno a Taranto https://www.corriereditaranto.it/?s=idrogeno&submit=Go)

July 15, 2024 at 07:14AM

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