Verde triestino. S.O.S parco Farneto, uno dei patrimoni più preziosi – Trieste News
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di Mario Luethy – 15.07.2024 – 07.58 – S.O.S. per il parco Farneto, uno dei patrimoni più preziosi, in senso assoluto, del comune triestino. Un impianto verde che purtroppo si trova in una fase di certa regressione, complici il cambiamento climatico e le incessanti incursioni dei cinghiali. I timori per la salute del Boschetto erano già emersi in un convegno organizzato dal Settore del Verde Pubblico comunale nel 2019. “Purtroppo le piante giovani di rovere e roverella sono in grave sofferenza con un alto indice di mortalità “– spiega il dr. forestale Francesco Panepinto, responsabile per gli interventi sul Verde e le Alberature del comune triestino, in forza all’assessorato di Michele Babuder. La situazione di collasso dell’essenza più presente nel Farneto, la quercia, va inquadrata in una visione più ampia e articolata. Allo scenario scadente hanno contribuito in generale la scarsità di precipitazioni (anche se quest’anno le cose sono andate un po’ meglio) e le temperature eccezionalmente alte. Dappresso a questi fenomeni derivati dagli oramai conclamati cambiamenti climatici, si aggiungono le incursioni incessanti dei cinghiali. Nel Boschetto gli intelligenti ungulati sono di casa, trovano acqua e cibo dispensato da incauti cittadini, e sono presenti percentualmente dieci volte di più rispetto le aree carsiche. Il Verde Pubblico comunale sottolinea che è vietato dare da mangiare ai cinghiali, animali che purtroppo mettono a rischio la biodiversità del parco Farneto.
Il Comune sottolinea il valore del querceto, bosco ricco e a rischio inferiore di incendi rispetto le aree dove prevalgono carpini e frassini. Grazie a un contributo regionale – informa il responsabile del Verde Pubblico – nuove giovani piantine di quercia sono già state piantate nel Farneto, trecento alberini che sono stati piantumati in collaborazione con Lega Ambiente e gli allievi della scuola secondaria di primo grado Codermatz, già impegnati da qualche anno nella cura del sentiero didattico escursionistico “Baca rubra” inaugurato nel 2017 e situato nella parte meridionale del parco. “L’anno scorso – continua il dott. Panepinto – uno sponsor privato ci ha messo a disposizione altre mille piantine di quercia, impegnandosi a curarne la manutenzione (impianto, irrigazione, sfalcio, sostituzione delle piante non attecchite)”. Sono interventi che, a fronte delle problematiche climatiche, sostanziano un progetto sperimentale per la perpetuazione del bosco di quercia.
Nella zona d’entrata al parco di San Luigi, è previsto un altro importante intervento. Grazie al contributo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è prevista la realizzazione di una vasca per la raccolta dell’acqua piovana, utile per l’irrigazione di soccorso.
In conclusione il Boschetto rimane una risorsa fondamentale per l’intera cittadinanza. Un vero e proprio serbatoio di salute ! Oltre a garantire il ricambio d’aria e una barriera contro gli impetuosi refoli della bora (il bosco infatti è esposto a est – nord – est), è fonte inestimabile per la salute psicofisica del cittadino grazie all’offerta escursionistica. Con i suoi alberi, i comodi sentieri, i luoghi di sosta, il Boschetto offre ristoro e tranquillità a chi lo frequenta. In termini tecnici sono note a pochi, poi, le capacità di assorbimento dei piovaschi dell’intero parco. Una quercia è capace di trattenere addirittura 500 litri d’acqua durante una precipitazione. La massa arborea del Farneto opera pure una naturale riduzione della temperatura con particolare riguardo per gli insediamenti presenti lungo il viale XX Settembre, via Pindemonte, oltre alla vicinanza con il resto di San Giovanni.
I consigli per una fruizione corretta di questo patrimonio? Non dare da mangiare ai selvatici, evitare di abbandonare immondizie e portarle al di fuori dell’area verde, con particolare riguardo per bottigliette e altri oggetti di plastica. I cani inoltre vanno tenuti al guinzaglio; lasciati liberi, sono un pericoloso disturbo ecologico per il bosco, visto che spesso inseguono gli animaletti del parco.
Infine: il parco Farneto che giunge praticamente nel centro è “gemello” di altri rari e importanti boschi cittadini che si insinuano dalle periferie sino al cuore delle città. Pensiamo al Bois de Boulogne di Parigi e alla Favorita di Palermo. Il Boschetto è un bene inestimabile donato alla città, nel 1844, dall’Imperatore Ferdinando I d’Asburgo. E’ dovere di tutti proteggerlo e utilizzarlo in modo educato e intelligente.
[m.l]
July 15, 2024 at 08:17AM