Anni ’30 del ‘900, un decennio dal clima caldissimo con record imbattuti in Nord America: ecco il motivo – Meteo Giornale
https://www.meteogiornale.it/2024/07/anni-30-del-900-un-decennio-dal-clima-caldissimo-con-record-imbattuti-in-nord-america-ecco-il-motivo/
Durante gli anni ’30, molte città e stati degli Stati Uniti registrarono le loro temperature più elevate mai misurate, un fenomeno che alcuni utilizzano oggi sui social media per minimizzare le cause umane del cambiamento climatico. Tuttavia, è essenziale ricordare che quel decennio fu segnato dal Dust Bowl, una catastrofe ambientale causata dall’eccessivo sfruttamento agricolo delle Grandi Pianure e da cicli oceanici naturali che favorirono una siccità pluriennale durante la Grande Depressione.
Il Dust Bowl fu il risultato di una combinazione di fattori socio-economici e ambientali. I promotori dell’epoca, desiderosi di attirare coloni, diffusero descrizioni eccessivamente ottimistiche sulle potenzialità agricole delle Grandi Pianure. Molti coloni, spinti da queste informazioni errate e con poche risorse finanziarie, adottarono tecniche di coltivazione inadatte per l’ambiente arido delle pianure. Inizialmente, durante un periodo umido, le colture prosperarono, ma le pratiche non sostenibili presto si rivelarono fallimentari.
Tra il 1928 e il 1942, si susseguirono tre periodi di siccità senza quasi interruzioni, durante i quali il terreno, privato della sua copertura vegetale, non fece altro che erodersi. Questo paesaggio spoglio massimizzò l’assorbimento del calore solare estivo, intensificando ulteriormente il calore atmosferico. Queste condizioni estreme spesso spingevano polvere e calore fino alla costa orientale degli Stati Uniti.
La migrazione di centinaia di migliaia di agricoltori impoveriti dalle Grandi Pianure verso la California, alla ricerca di lavoro, è stata immortalata nel celebre libro (da cui fu tratto un altrettanto celebre film) “Furore” di John Steinbeck.
Studi recenti, come quello condotto da Richard Seager della Columbia University e colleghi, hanno dimostrato attraverso la modellazione al computer come la degradazione del paesaggio durante il Dust Bowl abbia interagito con la siccità indotta dagli oceani, intensificando e spostando verso nord il calore estremo. Un ulteriore studio del 2022, diretto da Gerald Meehl del National Center for Atmospheric Research, suggerisce che il paesaggio della Dust Bowl potrebbe aver contribuito a propagare estremi di calore anche in altre parti dell’emisfero settentrionale.
Questi studi evidenziano come, nonostante il Dust Bowl abbia potuto influenzare la diffusione di calore e siccità dall’America del Nord fino all’Eurasia, la maggior parte del pianeta rimase significativamente più fresca rispetto ai giorni nostri. Confrontando le temperature globali e statunitensi degli anni ’30 con quelle dei primi anni del XXI secolo, emerge chiaramente che gli Stati Uniti non facevano parte di una tendenza globale al caldo in quel periodo, a differenza di quanto accade oggi.
Nel corso degli anni ’30 del secolo scorso, il Nord America ha sperimentato un periodo di calore eccezionale, mentre gran parte del resto del mondo registrava temperature più fresche. Questo fenomeno non rappresenta soltanto una variazione naturale del clima, ma serve piuttosto come un monito riguardo alle possibili conseguenze dell’interazione umana con l’ambiente naturale, che può innescare impatti climatici di vasta portata.
Durante i mesi estivi di luglio e agosto del 1936, in particolare, si verificarono ondate di calore di intensità straordinaria. Le temperature raggiunsero livelli record in molte città degli Stati Uniti e si estesero fino al centro-sud del Canada. Ad esempio, a Winnipeg il termometro toccò i 42°C, un record che persiste ancora oggi. Altre città americane registrarono temperature massime mai più eguagliate: New York City 41°C, Baltimora 41.7°C, Columbus 41°C, Louisville 41.7°C, Des Moines 43.3°C, Minneapolis 42.2°C, Bismarck 45.6°C, e Omaha 45.6°C.
Questi dati non sono solo cifre isolate, ma rappresentano un chiaro segnale di come estreme condizioni meteorologiche possano manifestarsi e quali possano essere le loro conseguenze.
Le temperature estreme di quel decennio, e in particolare durante l’estate del 1936, non solo causarono disastri ambientali ma anche gravi crisi sociali. Le persone cercavano rifugio dal calore insopportabile in qualsiasi modo possibile, spesso dormendo all’aperto in spazi pubblici, come documentato dalle fotografie dell’epoca.
Questi eventi storici dovrebbero servire da lezione nell’era attuale, in cui il cambiamento climatico continua a manifestarsi con temperature elevate e fenomeni meteorologici estremi in molte parti del mondo. La storia del Dust Bowl è un esempio di come le azioni umane possano alterare significativamente l’ambiente e di come queste modifiche possano avere ripercussioni durature e severe sul clima globale.
July 16, 2024 at 01:22PM