Cambiamenti climatici e clima rovente in città: “Piantare alberi è sempre più necessario” – FoggiaToday

Cambiamenti climatici e clima rovente in città: “Piantare alberi è sempre più necessario” – FoggiaToday

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I cambiamenti climatici sono sempre più evidenti con l’anticiclone africano Caronte, che non molla la città e la sua provincia da diversi giorni. Il primo fenomeno a cui si pensa quando si ha a che fare con il forte caldo, o perlomeno quello più immediato, sono le ondate di calore, che stanno diventando sempre più frequenti, più lunghe e più intense.

Stando a Globalforestwatch, la Puglia ha perso 2mila 140 ettari di copertura arborea dal 2001 al 2023 a causa degli incendi e 6mila ettari per altri fattori (edificazione, case e infrastrutture). In 22 anni la provincia di Foggia ha perso 3 mila e 900 ettari di copertura arborea, corrispondente al 63% della copertura. I grandi incendi dal Gargano al Subappennino hanno contributo notevolmente alla perdita di questa superficie.

Basta ricordare i grandi incendi avutosi sul Gargano e a quelli del Subappennino Dauno Meridionale, a partire da quello del Monte Ultrino dell’agosto 2020 e a quello di Monte Croce nell’agosto 2022 in cui sono andati persi circa 100 ettari di copertura arborea, solo nel Comune di Sant’Agata di Puglia. Questa perdita comincia a farsi sentire con l’aumento delle temperature perché la diminuzione del patrimonio boschivo comporta l’aumento delle isole di calore sempre più frequenti e lunghe nel periodo estivo.

Foggia ha comunque registrato la maggiore perdita di copertura arborea, pari a 3,90 mha rispetto a una media di 1,40 mha. La ricerca scientifica e tanti studi asseriscono che le temperature in un contesto urbano con la presenza di alberi riesce ad abbassarsi fino a 3,5 gradi.

"L’ambiente urbano presenta caratteristiche biofisiche distintive rispetto alle aree rurali circostanti. Questi includono uno scambio energetico alterato che crea un’isola di calore urbana e cambiamenti all’idrologia come un aumento del deflusso superficiale dell’acqua piovana. Tali cambiamenti sono, in parte, il risultato della alterata copertura superficiale dell’area urbana. Ad esempio, superfici meno vegetate portano ad una diminuzione del raffreddamento evaporativo, mentre un aumento dell’impermeabilizzazione superficiale comporta un aumento del deflusso superficiale. Il cambiamento climatico amplificherà queste caratteristiche distintive", rilevano il presidente del Circo Arci ‘Maria Schinaia’ Leonardo Antonio Soldo e il presidente di Legambiente Circolo Gaia Foggia Giuseppe Maccione, per i quali piantare più alberi in città è sempre più necessario: "La variazione, in caso di temperature estreme, potrebbe fare la differenza. Basta farsi un giro tra un centro urbano e la periferia si vedrà che c’è una differenza di temperatura". 

"Gli alberi rappresentano la tecnologia attuale più efficace a nostra disposizione per proteggere dal calore le città soprattutto se immaginiamo lo scenario futuro che ci aspetta quasi drammatico desertico quindi secco e caldo", aggiungono Soldo e Maccione che concludono con una nota polemica: "Intanto noi ci dilettiamo in polemiche inerenti al posizionamento dell’opera di Limosani nel Parco Urbano delle Diomedee, un’area strappata alle speculazioni edilizie che andrebbe rimboschita". 

July 16, 2024 at 02:16PM

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