Gli alberi si adattano ai cambiamenti climatici meglio di quanto si pensasse – Meteo Giornale

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L’abete di Engelmann, comunemente associato alle alte montagne, è spesso visto come una specie destinata a scomparire o a ridursi a causa del riscaldamento globale, che lo costringerebbe a spostarsi verso altitudini più elevate in cerca di temperature più fresche. Tuttavia, secondo il professor Daniel Laughlin, docente di botanica all’Università del Wyoming, la realtà potrebbe essere diversa. Dopo aver analizzato i dati raccolti in vari arboreti negli Stati Uniti, Laughlin ha scoperto che l’abete di Engelmann non solo sopravvive, ma è anche in grado di crescere in luoghi meno elevati, come le valli fluviali di Laramie.

 

Il motivo per cui questa specie non è comunemente osservata nelle valli potrebbe essere la competizione con altre specie arboree, come i pioppi o alcuni tipi di pini a crescita rapida, che tendono a dominare e spingere l’abete di Engelmann verso le zone più elevate. Laughlin ha rivelato che gli alberi tendono a occupare solo circa il 25% della loro nicchia termica effettiva. Durante la sua ricerca, ha esaminato 188 specie nordamericane, di cui 23 native del Wyoming, scoprendo che molte di esse selezionano intervalli di temperatura più ristretti a causa della competizione e della predazione.

 

Un’altra scoperta sorprendente è stata che quasi tutte le specie studiate condividono una sovrapposizione in un intervallo di temperatura moderato, intorno ai 12 gradi Celsius. Questo dato è inaspettato poiché generalmente si osservano specie che prosperano in ambienti freddi, caldi o temperati, ma il fatto che coesistano alla stessa temperatura è stato insolito.

 

Le ricerche di Laughlin suggeriscono che gli alberi sono abituati alle variazioni climatiche del pianeta. Infatti, alcune specie arboree si sono spostate attraverso il continente per 40-50 milioni di anni, non come singoli individui, ma come popolazioni. I loro semi viaggiano su lunghe distanze, spesso grazie all’interazione con gli uccelli, come il Clark’s nutcracker, che aiuta la dispersione dei semi di pino nelle alte altitudini.

 

Questi studi non solo offrono una nuova prospettiva sulla resilienza e l’adattabilità degli alberi di fronte ai cambiamenti climatici, ma sottolineano anche l’importanza di non abbassare la guardia nella conservazione degli ambienti naturali. Laughlin prevede di continuare le sue ricerche, esplorando la flessibilità degli alberi rispetto alle variazioni delle precipitazioni e ad altri fattori ambientali.

July 20, 2024 at 12:52PM

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