‘Segnali dal clima’. Il cambiamento climatico osservato speciale in FVG – Trieste News

20.07.2024 – 12.00 – Oltre 40 articoli, 67 scienziati, 7 diversi enti e Università condensati in un volume di 240 pagine denso di infografiche e illustrazioni. È il contenuto del nuovo libro ‘Segnali dal clima in FVG‘ edito dalla Regione Friuli Venezia Giulia, volto a far conoscere ai portatori di interesse pubblici e privati i dati relativi al cambiamento climatico in atto localmente.
Com’è cambiato, nel 2023, il mare Adriatico? E quali conseguenze si notano, nel Carso? E quali fenomeni hanno travagliato le valli alpine? La pubblicazione, realizzata dal Gruppo di lavoro tecnico-scientifico Clima FVG, formula domande e (tenta) di dare qualche risposta, sottolineando possibili itinerari da seguire.
Il 2023 è stato infatti il terzo anno più caldo mai registrato in Friuli Venezia Giulia caratterizzato dal fenomeno singolare di violente grandinate, con chicchi dalle dimensioni superiori alla media. Il report analizza inoltre l’impatto sull’economia: i danni all’agricoltura, le difficoltà dell’allevamento e così via. Inoltre, con la sezione ‘Noi e il clima’, si analizza per la prima volta le conseguenze psicologiche del cambiamento climatico; si pensi ai danni prodotti dalle alte temperature, a livello ad esempio di aggressività interpersonale.

Intervistato dai media, l’assessore regionale alla Difesa all’Ambiente Fabio Soccimarro ha spiegato che “il rapporto è un utile strumento per gli operatori che lavorano sul territorio; ed è buono, considerando come l’obiettivo della regione sia raggiungere gli obiettivi del Green Deal Europeo cinque anni prima del 2050. Uno strumento facilmente consultabile, accessibile da tutti permesso da una delle migliori Arpe d’Italia”.

A proposito del cambiamento climatico, questo “c’è sempre stato e la nostra presenza umana è solo un battito di ciglia. L’uomo dal settecento in poi vi ha messo del suo, accelerando questo cambiamento; lo vediamo in particolar modo negli eventi estremi, molto più frequenti rispetto al passato. Occorre intervenire in questo senso”.
Ricordando che “L’uomo non è contro l’ambiente, ma ne è parte. Occorre poter comunque sviluppare attività umane all’interno dell’ambiente”.

Non è mancato un riferimento al Tagliamento, oggetto di recenti discussioni: “Se non faremo nulla il Tagliamento farà disastri; prima o poi, come sottolineano gli enti scientifici, il fiume avrà una piena. Io mi limito a seguire i consigli degli scienziati e degli ingegneri idraulici; occorre fare programmazioni a medio- lungo termine. L’amministratore deve infatti guardare al futuro dei figli e dei nipoti”.

Il direttore centrale alla Difesa all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Massimo Canali ha citato il motto di Ippolito Nievo che apre il volume (Il Friuli Venezia Giulia, piccolo compendio dell’universo), ricordando come “dalla cima dello Zoncolan alle spiagge di Lignano corrano soli 100 chilometri”. Il tema, a fronte di tanta diversità, è “l’adattamento al cambiamento climatico, la resilienza”. Tra le tante iniziative adottate dalla Regione Canali ha ricordato “la linea contributiva per realizzare polmoni verdi in aree abitate, contrastando la perdita di habitat e di biodiversità e mitigando le ondate di calore”.

Il direttore tecnico scientifico di Arpa FVG Fulvio Stel ha spiegato come la relazione sia “un prodotto corale, dove ogni ente ha individuato contributi da analizzare, realizzando un prodotto unico a livello nazionale”.
Tra le novità emerse dal 2023 Stel ha menzionato che “l’atmosfera del FVG ha più energia, c’è più vapore acqueo”; un fenomeno ad esempio alla base delle grandinate dell’anno scorso.
Il rapporto prevede anche alcune previsioni per il cambiamento climatico a seconda di quanto aumenteranno il numero di giorni caldi, connessi all’azione per contenere il climate change e avere un clima abbastanza stabile.
“Anche per il clima si può e si deve avere successo” ha concluso Stel.

[z.s.]