Cambiamenti climatici, come districarsi tra le centinaia di notizie sul clima – TeleAmbiente TV
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La crisi climatica è la crisi del secolo e le notizie che ogni giorno ci capita di leggere sull’argomento sono tante. Per evitare confusione e districarsi tra le tante informazione è bene fare un passo indietro. Ecco i punti chiave sul cambiamento climatico
Giugno 2024 è stato il giugno più caldo della storia da quando abbiamo iniziato a monitorare le temperature mondiali.
In Italia avremo estati sempre più calde e lunghe 6 mesi.
Il crollo del sistema dell’Amoc potrebbe portare a una nuova mini-era glaciale in Europa.
Le tre notizie (tutte vere!) che aprono questo articolo sono solo alcune delle tante che ti sarà capitato di leggere negli ultimi mesi relativamente ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale.
Tante altre ti saranno apparse nel feed dei tuoi social o nelle tue ricerche online. Tanto da perdere un po’ la bussola.
È normale! Il fenomeno dell’”infodemia” (la circolazione di un numero elevato di notizie su un dato argomento) sta colpendo in modo particolare il settore dell’informazione climatica. Il motivo è quantomai semplice: la crisi climatica e gli eventi meteo estremi che stiamo imparando a conoscere (come le ondate di calore di questi giorni) sono una delle questioni più importanti di questo secolo. Dunque scienziati, ricercatori, politici e decision maker sono costantemente al lavoro per cercare delle soluzioni.
Eppure un eccesso di informazioni su questo tema (e le sempre presenti notizie false o mezze verità che circolano su questi argomenti) potrebbero creare un po’ di confusione.
Come fare, allora? Potrebbe essere comodo fare un punto sulla questione che ci aiuti a incasellare le tante notizie sulla crisi climatica che di sicuro ci capiterà di leggere in futuro. Cominciamo.
Cambiamenti climatici, eventi meteo estremi e riscaldamento globale. Facciamo chiarezza
Partiamo dall’inizio. L’utilizzo di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas) da parte dell’essere umano ha portato a elevate concentrazioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera.
La CO2 è un gas serra che trattiene calore e provoca il riscaldamento globale. Se a ciò aggiungiamo la distruzione delle foreste (che assorbono CO2 aiutando a mantenere stabile il clima) per scopi legati all’allevamento intensivo e all’agricoltura, il quadro diventa piuttosto chiaro.
Quando parliamo di riscaldamento globale – la tendenza generalizzata del clima del nostro pianeta a diventare sempre più alta – intendiamo proprio questo fenomeno.
Ma questo cosa c’entra con alluvioni, trombe d’aria, siccità e in generale con i cosiddetti cambiamenti climatici?
Temperature troppo alte sulla Terra alterano quello che gli scienziati chiamano “sistema climatico”. Un clima impazzito provoca gli eventi estremi che stiamo imparando a conoscere in prima persona. Come l’ondata di siccità che questa estate sta colpendo la Sicilia e altre regioni del Sud Italia.
È chiaro, dunque, che la crisi climatica è già realtà e ci riguarda da vicino.
Crisi climatica, una cattiva notizia e una buona
Se ti stai chiedendo se possiamo ancora fare qualcosa per risolvere il problema, abbiamo una notizia buona e una cattiva. Partiamo dalla seconda.
I danni causati dall’essere umano fino a ora sono irreversibili. Dalla Rivoluzione industriale a oggi la temperatura media mondiale è aumentata di circa 1-1,2 gradi in maniera strutturale (per diversi mesi abbiamo superato quota 1,5 gradi di riscaldamento globale, ma si tratta di una crescita ancora provvisoria e non strutturale).
La Terra continuerà a riscaldarsi ancora per qualche tempo causando eventi come lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei mari. Insomma, da questo punto di vista non resta che adattare il nostro stile di vita e le nostre città al mondo che verrà.
Per fortuna, però, abbiamo una buona notizia: il peggio può essere ancora evitato. Nel 2015 a Parigi i leader mondiali si diedero l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi. Possiamo ancora farcela! In che modo? Tagliando le emissioni di carbonio.
Se un ruolo importante in questa partita lo giocano i governi (che decidono le politiche energetiche e climatiche dei Paesi), anche i singoli possono fare tanto.
Un esempio? Possiamo limitare le emissioni legate ai trasporti (scegliendo i mezzi pubblici, la bicicletta o mezzi elettrici) e possiamo ridurre i consumi di energia e scegliere fonti rinnovabili. Ma soprattutto possiamo riflettere e informarci sull’impatto che ogni nostra azione ha sull’ambiente e agire di conseguenza.
August 7, 2024 at 12:04PM