Le innovazioni tecnologiche possono invertire il riscaldamento climatico? – Meteo Giornale

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Nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici, le tecnologie climatiche rappresentano un elemento cruciale, sebbene non siano una soluzione onnicomprensiva. È fondamentale stabilire quali aspetti delle tecnologie climatiche dovrebbero essere prioritari. Recentemente, è stato registrato che i quattro giorni più caldi della storia globale si sono verificati nell’ultima settimana di luglio 2024, segnando un periodo di 13 mesi consecutivi di nuovi record di calore. Da luglio 2023, la temperatura media terrestre è stata superiore di almeno 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, un limite significativo stabilito dall’Accordo di Parigi per prevenire scenari di riscaldamento estremo e irreversibile.

 

Durante l’inverno australe, l’Antartide ha sperimentato un’ondata di calore con temperature fino a 10 °C sopra la norma. Uno studio del 2021 ha evidenziato che il 99,9% degli articoli scientifici peer-reviewed concorda sul fatto che i cambiamenti climatici sono principalmente causati dall’attività umana. Vi è un ampio consenso tra gli scienziati sulla necessità di trovare modi per rallentare o invertire il riscaldamento globale per mitigare gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici.

 

Le tecnologie climatiche, come la cattura del carbonio, sono spesso messe in evidenza nelle proiezioni, specialmente quelle finanziate o prodotte dalle compagnie petrolifere, come strumenti fondamentali per ridurre il riscaldamento globale. Tuttavia, non tutte le tecnologie climatiche sono uguali e alcune potrebbero involontariamente prolungare o esacerbare alcuni aspetti dei cambiamenti climatici.

 

Il settore delle tecnologie climatiche è vasto e include soluzioni come l’energia (idrogeno, nucleare, solare, eolica, tecnologie per la smart grid), CarbonTech (cattura, stoccaggio e compensazioni del carbonio), FoodTech (carni vegetali, agricoltura verticale, fertilizzanti sostenibili), mobilità (veicoli elettrici, batterie), materiali e produzione (acciaio verde, bioplastiche, stampa 3D), servizi finanziari (FinTech, finanza rigenerativa, economia circolare), oltre a pratiche “low-tech” come l’agroecologia e i forni solari.

 

Nonostante il potenziale delle tecnologie climatiche, è essenziale considerare il Paradosso di Jevons, che sostiene che gli aumenti dell’efficienza tecnologica possano incrementare la domanda della risorsa sottostante. Ad esempio, migliorare i rendimenti delle colture attraverso l’uso di droni potrebbe rendere la produzione del grano più efficiente, riducendone il costo e aumentando la domanda, il che potrebbe portare alla conversione di più foreste in terreni agricoli e all’uso intensivo di pesticidi, riducendo la fertilità del suolo.

 

In questo contesto di crisi climatica, è imperativo che le nuove tecnologie e una cultura dell’entusiasmo, dell’innovazione e della risoluzione creativa dei problemi siano componenti fondamentali per mitigare il più possibile i danni causati dai cambiamenti climatici. Le tecnologie climatiche, quindi, devono essere valutate attentamente per massimizzare i benefici e minimizzare i danni, tenendo conto delle loro implicazioni energetiche e delle possibili conseguenze non intenzionali.

August 7, 2024 at 12:49PM

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