Il Piccolo per la sostenibilità – Piccolo Teatro

Il Piccolo per la sostenibilità – Piccolo Teatro

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Mai come in questo momento il tema della sostenibilità si lega in maniera indissolubile alle politiche culturali: è con questa consapevolezza che, dopo essere stato il primo teatro in Europa ad aver aderito a New European Bauhaus – la rete culturale e interdisciplinare promossa dall’Unione Europea per favorire la diffusione di un nuovo Green Deal europeo – rafforziamo l’impegno nel fare delle nostre sale un centro propulsivo di una cultura della sostenibilità.
 

La parola sostenibilità si intende nella sua accezione più ampia, nel suo essere in relazione “tra ambiente, economia e società” e, quindi, ugualmente votata all’accessibilità e all’inclusione.

Diverse e articolate le iniziative che portiamo avanti in questo senso: a livello strutturale, attraverso un progressivo adeguamento dei nostri spazi e attrezzature – grazie al PNRR e a partenariati pubblico-privato –, ma anche impegnandoci al riuso dei materiali dentro e fuori la scena; a livello produttivo, con gli spettacoli nati nell’ambito dei progetti europei STAGES – Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift e UNLOCK THE CITY!, che contribuiscono a diffondere una cultura della sostenibilità (Benvenuti al Piccolo! Green tour dell’isola degli alberi di Michele Dell’Utri; Semidei di Pier Lorenzo Pisano), dell’inclusione e del dialogo con il territorio (Dance Me to the End of the World di Sotterraneo). 

Ma anche attraverso una serie di importanti collaborazioni e alleanze già sperimentate nella stagione 2023/24: la sinergia con Politecnico di Milano nelle progettualità internazionali (e non solo); l’adesione al Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile; la partecipazione al progetto Affido Culturale, a cura di Associazione Mitades e Fondazione KPMG, con l’obiettivo di incentivare la frequentazione di spazi culturali, contrastando la povertà educativa; la stretta collaborazione con Al. Di. Qua. Artists – prima associazione di e per le persone con disabilità nello spettacolo – che si rinnova, sviluppandosi su più fronti: dai progetti di audio-descrizione, allo sviluppo di touch tour (percorsi alla scoperta dei costumi e delle scenografie degli spettacoli di Teatro aperto) dedicati al pubblico cieco e ipovedente, alla traduzione in lingua dei segni (LIS) di diversi appuntamenti. 

Per facilitare la fruizione della nostra programmazione a un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo, implementiamo inoltre il numero di spettacoli sottotitolati, la realizzazione di materiali e kit dedicati (come con Jérôme Bel di Marco D’Agostin, nella stagione 2023/24, per persone neurodivergenti) e rafforziamo anche il dialogo e la cura nei confronti delle tante comunità che abitano il territorio, con iniziative diffuse capillarmente nella città (Teatro dietro l’angolo, Walk_Talk, eccetera). 
 

Un percorso in divenire, e in crescita, che conferma come “sostenibilità” non sia solo una parola, ma un dialogo costante tra ambiti, bisogni e ascolto.

 

 

August 9, 2024 at 05:23PM

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