Siccità ed «escalation» dei prezzi di frutta, ma l’agroalimentare trascina ancora le nostre esportazioni – Opificiumagazine.it

Siccità ed «escalation» dei prezzi di frutta, ma l’agroalimentare trascina ancora le nostre esportazioni – Opificiumagazine.it

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Siccità nelle campagne (soprattutto nel Sud della Penisola, con particolare riferimento per la Sicilia), concorrenza estera per il commercio di cibi e bevande e discesa dei consumi dei connazionali: un «tris» assai negativo per il comparto dell’agroalimentare del nostro Paese. E l’avanzata del caldo torrido, che non accenna a diminuire sulla Penisola – e accresce i timori per gli effetti a medio-lungo termine dei cambiamenti climatici sull’ecosistema – rischia di far peggiorare la situazione.

A metterlo nero bianco, nelle ultime ore, è stata la Confagricoltura, che si è incaricata di disegnare pure una sorta di cartina delle criticità nei territori italiani: in Piemonte sta imperversando la vaiolatura, o virus Sharka, un’infezione che colpisce le piante di susino, albicocco, pesco, piante di nettarine e di percoche, danneggiandone gravemente i frutti, mentre in Emilia-Romagna si segnala la monilia, «malattia fungina che aggredisce mandorlo, ciliegio, pesco e albicocco, perché la forte umidità registrata negli areali frutticoli, in particolare nel Ravennate, ha causato problemi di scarsa conservabilità del prodotto».

A seguire, indica la Confederazione, in Veneto la campagna delle ciliegie è stata compromessa dal «cracking» (una fisiopatia che genera la rottura della parte esterna dei frutti, a causa delle alte temperature, oppure per le piogge abbondanti) che «ha colpito l’80% del prodotto precoce». Il Mezzogiorno, come accennato, invece, è «a secco», perché non piove da settimane, e le riserve idriche sono in «rosso» per ciò che concerne l’irrigazione delle campagne e la fornitura di acqua per gli animali da allevamento. Nella Sicilia, che detiene da tempo il primato di regione in cui si produce moltissima frutta (che resta in zona, o viene esportata), le imprese agricole sono alle prese con la peggiore crisi di sempre, con interi frutteti ormai abbandonati e la situazione, viene rilevato da Confagricoltura, è grave anche in Sardegna e in Puglia.

Stando, invece, a quanto segnalato dalla Coldiretti, gli effetti del cambiamento climatico hanno influito anche sulla vendemmia, quest’anno «mai così precoce», si evidenzia. È, infatti, partita il 25 luglio scorsi in Sicilia, in anticipo di 10-15 giorni a causa delle temperature oltre i 35 gradi e della mancanza di pioggia, fattori che hanno accelerato la maturazione delle uve soprattutto nel Meridione, mentre al Nord rimane una forte incertezza in virtù di ciò che alle vigne ha fatto la caduta di grandine ed i recenti nubifragi.

Infine, stando ai risultati del monitoraggio nazionale dei distretti elaborato dagli economisti del dipartimento ricerca di Intesa Sanpaolo, nel primo trimestre dell’anno l’export dei distretti industriali ha mostrato una riduzione pari all’1,1% a prezzi correnti. Tuttavia, si legge, il settore con la migliore «performance» è ritenuto quello agro-alimentare, considerato che, grazie a una crescita ininterrotta, favorita anche dall’aumento dei prezzi alla produzione, «ha presentato valori esportati di quasi il 50% superiori rispetto a quanto rilevato a inizio 2019»

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August 13, 2024 at 04:26PM

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