Adesivi bio dalla colla delle rane. Così studiare la strategia difensiva degli anfibi aiuta a sviluppare… – Corriere della Sera

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Adesivi bio dalla colla delle rane. Così studiare la strategia difensiva degli anfibi aiuta a sviluppare nuovi materiali

Adesivi bio dalla colla delle rane. Così studiare la strategia difensiva degli anfibi aiuta a sviluppare nuovi materiali

La falsa rana di pomodoro vive in Madagascar. Crediti foto: Getty Images

Nelle favole simboleggiano la vanità. Ai fisiologi hanno permesso di comprendere l’elettricità animale. Il loro aspetto è tanto docile quanto inoffensivo. Ma chi s’immagina delle creature sempre pronte a soccombere dovrà ricredersi: sanno come rapportarsi ai predatori. Capire le strategie difensive delle rane è ciò che ha voluto fare il gruppo multidisciplinare di ricercatori dell’Università Vrije di Bruxelles, dell’Università di Mons, del Centro per la Biologia Strutturale VIB-VUB e della KU Leuven; in un articolo pubblicato questo mese su Nature Communications, gli scienziati hanno descritto uno degli adattamenti più affascinanti adottato da alcune specie di anuri per sfuggire ai pericoli: secernere della colla.

Un gruppo di ricercatori belgi ha scoperto una sostanza collosa emessa dalle rane per proteggersi dagli attacchi dei predatori. Scoprire le sostanze prodotte in natura è fondamentale per il progresso nello sviluppo di nuovi materiali, come gli adesivi biomimetici

Fin dall’antichità, le proprietà venefiche di molte rane – dai rospi comuni agli esemplari più esotici – erano note alle medicine tradizionali. Purtroppo per questi simpatici animali, affinché un veleno eserciti la propria azione, deve trascorrere un certo intervallo di tempo: un millesimo di secondo, invece, può essere decisivo durante l’incontro con un predatore. Di qui, la necessità biologica di sistemi di protezione come la produzione e l’emissione di una colla: al momento opportuno, se le fauci dell’aggressore s’invischiano, la rana può balzare via e mettersi al riparo. Per capire di più su quest’arma, gli scienziati hanno esaminato alcuni esemplari della falsa rana di pomodoro (Dyscophus guineti), una specie che vive in Madagascar e in grado di spruzzare un liquido appiccicoso, bianco e denso quando viene minacciata.

La colla e il suo funzionamento

Infastidendo gli anuri (l’ordine di anfibi a cui appartengono le rane, Ndr) reclutati per l’esperimento, i biologi hanno potuto analizzare la loro colla; oltre alle consuete osservazioni delle catene polimeriche al microscopio elettronico, sono stati condotti accertamenti sul potere adesivo e coesivo della sostanza. La particolarità del collante proteico di Dyscophus guineti è che, diversamente da quello corneo-elastico del bisso (che fa aderire i bivalvi agli scogli) o da quello delle ragnatele (la spidroina), non presenta una struttura rigida. Al contrario, le catene proteiche hanno una forma adattabile e flessibile. Gli scienziati belgi hanno poi scoperto che, nonostante l’azione della selezione divergente, le popolazioni di rane delle regioni terrestri più disparate condividono la capacità potenziale di produrre la propria colla.

La scienza del futuro

Il discorso è ancora più ampio. «I geni che codificano queste proteine sono presenti in quasi tutti gli anfibi che abbiamo studiato, tra cui rane, salamandre e cecilidi, degli animali simili ai vermi», commenta Kim Roelants, biologo alla Vrije University di Bruxelles. Perché una rana del Madagascar può interessare un pediatra di Milano? Scoprire le sostanze prodotte in natura è fondamentale per il progresso delle scienze dei materiali. «Quella che abbiamo condotto è la prima caratterizzazione di una proteina collosa nel subphylum dei vertebrati. I nostri risultati possono ispirare lo sviluppo di futuri adesivi biomimetici, che imitano questa capacità in campo biotecnologico e sanitario, in modi non tossici e rispettosi dell’ambiente», scrivono gli autori. Per il cerotto del futuro, insomma, ci toccherà forse ringraziare le rane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

August 27, 2024 at 09:37PM

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