Il mercato delle principali filiere agroalimentari italiane nel secondo trimestre 2024 – Teatro Naturale
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Per il settore agricolo nel secondo trimestre del 2024 si registra forte preoccupazione per il decorso, anche quest’anno, delle condizioni meteo-climatiche, dopo i danni provocati alle produzioni delle regioni settentrionali dalle forti piogge di maggio-giugno, e la siccità che sta mettendo a dura prova coltivazioni e allevamenti del Mezzogiorno. L’indice Ismea dei prezzi dei prodotti agricoli continua a segnalare il calo delle quotazioni su base congiunturale delle produzioni vegetali (stabili quelle dei prodotti zootecnici); mentre resta stabile rispetto al primo trimestre del 2024 il valore medio dell’indice Ismea dei prezzi dei mezzi correnti. Le esportazioni dell’agroalimentare italiano crescono nei primi cinque mesi dell’anno, trainate dai risultati positivi di tutti i principali prodotti del made in Italy agroalimentare, sia in valore che in volume. Dopo la contrazione registrata nei primi mesi del 2024, tra gennaio e maggio aumenta anche il valore delle importazioni dei prodotti agroalimentari (mentre l’import complessivo nazionale si riduce su base tendenziale), ma resta positivo il saldo della bilancia commerciale agroalimentare.
Il mercato delle principali filiere agroalimentari nel secondo trimestre 2024
Cereali – Ad inizio campagna 2024/2025, il mercato internazionale del frumento duro si sta orientando verso un calo delle quotazioni. A supportare questa dinamica ci sono le buone previsioni di produzione di Canada e Stati Uniti, che spingeranno la crescita della produzione mondiale a +13%. In Italia, la produzione dovrebbe essere caratterizzata da elevata qualità, ma bassissime rese. Per il frumento tenero non si prevedono grandi variazioni delle quotazioni, anche se sul mercato nazionale a inizio campagna 2024/2025 si registra una certa dinamicità dei listini. A livello internazionale, resta stabile il prezzo del panificabile francese, mentre risultano in flessione sia il prodotto statunitense che quello canadese. L’offerta mondiale dovrebbe mantenersi sui livelli della
scorsa campagna, in assenza di eventuali criticità.
Ortofrutta – Nel secondo trimestre 2024, sembra che per il settore ortofrutticolo si sia avviata una fase di normalizzazione rispetto al recente passato. Infatti, le tendenze delle principali variabili produttive ed economiche evidenziano un miglioramento. Rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, molti prodotti del paniere ortofrutticolo presentano un livello dell’offerta superiore e i prezzi all’origine registrano un calo lieve ma generalizzato. A ciò si aggiunge una lieve flessione dei prezzi di alcuni mezzi di produzione (ad esempio concimi ed energetici) e i consumi delle famiglie sono tornati a crescere (+0,7%) nonostante i prezzi al dettaglio siano su livelli leggermente più alti rispetto a un anno fa.
Vino – La campagna in corso si sta chiudendo con tanti interrogativi sul futuro del settore vitivinicolo, legati ai cambiamenti climatici e all’evoluzione dei comportamenti di consumo. L’indice Ismea dei prezzi alla produzione segnala per la campagna 2023/2024 un aumento dei listini del 10%, a cui però contribuiscono in maniera differente le diverse tipologie di prodotto: crescono molto le quotazioni dei vini da tavola, soprattutto rossi, e in maniera più contenuta quelle dei vini Igt, mentre calano i listini dei bianchi Dop. Si riducono le giacenze di bottiglie rispetto al primo semestre del 2023, e riprendono le spedizioni all’estero dei vini fermi in bottiglia e degli spumanti, mentre la domanda domestica si contrae ulteriormente.
Olio – Nel secondo trimestre 2024 si registra qualche calo dei listini del settore oleario. In Italia, dopo la quotazione dell’extravergine di 9,56 euro al chilo a marzo, i prezzi hanno iniziato ridursi, fino ai 9,40 euro di giugno. Tuttavia, l’avvicinarsi della chiusura della campagna e l’assottigliarsi delle scorte, mantengono i listini su livelli ancora decisamente elevati. Resta alta l’attesa per la prossima raccolta in Spagna che, come nei due anni passati, condizionerà le quotazioni future di tutte le categorie di prodotto, in tutti i paesi competitor.
Carni – L’aumento delle macellazioni e quindi una maggiore disponibilità di carne suina e la normalizzazione della domanda di importazione da parte della Cina stanno contribuendo a ridurre le tensioni sui prezzi a livello comunitario. In Italia, si segnala una sostanziale stabilità del numero di capi avviati al macello e una flessione delle quotazioni dei suini da macello indirizzati al circuito tutelato, mentre restano elevate quelle dei suinetti destinati all’ingrasso. La flessione dei prezzi nei paesi fornitori ha ridato slancio alle importazioni di carni suine, soprattutto di cosce fresche per l’industria di trasformazione nazionale. In questo contesto, anche l’export di preparazioni e conserve suine italiane cresce.
Nei primi cinque mesi del 2024 la produzione nazionale di carne bovina in volume aumenta del 15% su base tendenziale. Le importazioni di capi da ristallo dalla Francia sono riprese a un buon ritmo, con incrementi sia in valore che volume. Restano elevate le quotazioni in Francia, fornitore quasi esclusivo di ristalli per l’Italia, a causa delle minori nascite e della forte domanda interna di capi da ingrassare, determinando un aumento dei costi di produzione per gli allevatori italiani. Sul mercato nazionale, continuano a crescere i prezzi dei vitelloni da macello e risultano in ripresa anche le quotazioni medie all’origine delle vacche. Sulla scia dell’aumento dei listini europei, aumentano anche i prezzi all’ingrosso delle carni di bovino adulto. Si registra una lieve contrazione
delle importazioni di carni e un incremento delle importazioni di ristalli. Nel primo semestre 2024, la domanda al consumo tra le mura domestiche di carni bovine cala sia in volume che a livello di spesa sostenuta.
L’offerta di carni avicole è abbondante nei primi cinque mesi del 2024, con ripercussioni negative sui prezzi. Solo a giugno, grazie a una contrazione dell’offerta dovuta al caldo e a un aumento della domanda dovuta all’arrivo dei turisti, il mercato è tornato in equilibrio. La situazione del mercato interno ha comportato una flessione delle importazioni di carni avicole. Per quanto riguarda le uova, nella prima frazione del 2024 i prezzi in allevamento risultano in calo rispetto a un anno fa. Solo a partire dal mese di giugno, grazie alla contrazione dell’offerta, il mercato tende a stabilizzarsi, in equilibrio tra una domanda domestica stabile e una flessione della domanda dell’industria di trasformazione. In aumento le importazioni sia di uova in guscio che di prodotto sgusciato.
Lattiero caseari – Nei primi cinque mesi dell’anno cresce la produzione di latte nazionale, in linea con i principali produttori europei. Il prezzo alla stalla resta stabile, tra la spinta al ribasso determinata dalla concorrenza dei paesi UE e quella al rialzo delle quotazioni dei formaggi della tradizione.
Per il Grana padano, considerato prodotto guida del mercato nazionale, si registra un aumento del prezzo superiore al 10% rispetto al valore già considerato elevato di un anno fa soprattutto grazie a una vivace domanda estera. Sul fronte degli scambi commerciali, aumentano le esportazioni di formaggi e latticini italiani in volume e in valore nel periodo gennaio-aprile 2024, e aumentano anche le importazioni di latte in cisterna, favorite da prezzi di fornitura competitivi. Per quanto riguarda la domanda domestica, nei primi sei mesi del 2024 il calo dei prezzi delle principali referenze ha determinato un calo della spesa delle famiglie per latte e derivati, a fronte comunque di una flessione dei volumi.
Ovicaprino – La campagna 2023/2024 del Pecorino Romano si avvia alla conclusione con una contrazione del 12% dei listini rispetto alla quotazione record di un anno fa. I livelli comunque ancora sostenuti dei prezzi all’ingrosso mantengono stabili le quotazioni del latte ovino nell’areale sardo, mentre in quello toscano, la ridotta disponibilità, ha fatto salire il prezzo all’ovile del 10% su base tendenziale.
August 29, 2024 at 07:59PM