Quei 5,7 milioni di poveri che non vogliamo vedere
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L’8,4% delle famiglie italiane è in povertà assoluta (2,2 milioni), mentre gli individui in tale condizione sono il 9,7% (5,7 milioni). Si tratta di un livello record dal 2014.
Non arretra neanche la povertà relativa, che oggi coinvolge oltre una famiglia su 10, ovvero 8,5 milioni di individui. I dati (riferiti al 2023 e di fatto stabili rispetto al 2022) sono stati resi noti dall’Istat a ottobre, proprio nelle settimane in cui il il Governo varava il disegno di legge della legge di Bilancio 2025, la cui approvazione definitiva dovrà avvenire entro la fine dell’anno.
Nella discussione sulla Finanziaria e in generale nel dibattito politico esaurite le polemiche sul reddito di cittadinanza, la lotta alla povertà è stata di fatto un argomento negletto. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ne ha mai praticamente parlato. Così come i suoi ministri e la sua maggioranza. Ma nemmeno dall’opposizione si sono levate voci determinate (al di là della rivendicazione di bandiera del salario minimo) nel porre la questione. Mai un’iniziativa di piazza sul tema. Mai una manifestazione pubblica. Ma nemmeno visite nei luoghi in cui la povertà si può incontrare e conoscere; luoghi presidiate da decine, centinaia, migliaia di associazioni e organizzazioni sociali che di fatto hanno preso il mano la responsabilità di dare (o di provare a dare) risposte a bisogni materiali, educativi, sanitari, relazionali dimenticati.
In questi giorni, noi di VITA abbiamo scelto di passare il Natale proprio in questi luoghi. Per raccontare e conoscere le persone che stanno dietro quel numero: 5,7 milioni di italiani poveri. Nei prossimi giorni su queste colonne, i lettori potranno leggere le loro storie e le loro vite. Storie e vite reali che riguardano tutti noi.
Foto: Pexels
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December 19, 2024 at 05:54PM