Nuovo contratto per 150mila lavoratori del settore sociosanitario, socioassistenziale ed educativo
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Lo scorso 20 dicembre è stata firmata l’ipotesi di accordo sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale – Uneba 2023-2025.
Il documento è sottoposto alle consuete verifiche e diventerà operativo con la definitiva approvazione e firma da parte Uneba e delle organizzazioni sindacali nel corso del mese di gennaio. Gli enti associati Uneba sono oltre 1000, con presenza in tutta Italia.
«Uneba ha ritenuto, pur in un momento di obbiettiva difficoltà, di arrivare a sottoscrivere con il sindacato in ipotesi di accordo di rinnovo contrattuale», dice Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia. «Un accordo che riguarda oltre 150mila lavoratori in Italia, di cui oltre un terzo in Lombardia».
Cosa prevede l’accordo? Contrasto alle violenze e molestie e congedi per donne vittime di violenza: è stata introdotta una normativa specifica e viene previsto un codice di condotta – linee guida che sarà oggetto di un percorso di approfondimento attraverso un gruppo di lavoro paritetico costituito dalle parti datoriale e sindacali.
Assunzioni a tempo determinato. Sono state identificate delle specifiche causali, come dettato dalla normativa nazionale, che potranno essere utilizzate, nei casi previsti, per le assunzioni a tempo determinato che superano la durata di 12 mesi.
E ancora divise e indumenti di servizio; classificazione del personale; tutela della paternità e maternità dove viene aggiornato l’articolo contrattuale previsto dalla normativa sui nuovi congedi parentali. Viene ampliata per un periodo complessivo di 5 mesi, la percentuale di copertura dell’indennità di maternità che passa al 100% della retribuzione e creato un nuovo allegato dedicato espressamente alla descrizione dei congedi parentali previsti dalla normativa. Assistenza sanitaria integrativa e abrogazione del trattamento economico progressivo. Minimo retributivo mensile conglobato. L’accordo sottoscritto da Uneba con i sindacati firmatari (Cgil Fp, Fp Cisl, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs) prevede un aumento di 145 euro mensili al livello 4 S, e in proporzione per gli altri livelli. L’aumento verrà erogato secondo una scansione temporale concordata dalle parti.
È prevista una clausola di salvaguardia ed il mantenimento dell’articolazione su due livelli, nazionale e territoriale.Prevista anche una clausola di gradualità, un percorso si di confronto sindacale per la definizione di tempistiche diverse di applicazione della parte retributiva e una Commissione tecnica nazionale.
«La propria natura di rappresentanza di enti non profit», spiega il presidente di Uneba Lombardia, «non può non presupporre che, il non avere un “azionista” di riferimento a cui distribuire utili, necessita di soppesare gli interessi per i propri stakeholder che sono tanto le persone fragili destinatarie dei propri servizi (oltre 100mila persone assistite in rsa ed in altri servizi residenziali e centinaia di migliaia di persone nei servizi ambulatoriali e domiciliari rivolti a persone anziani, disabili, minori ed adulti in difficoltà) quanto i propri lavoratori e le loro famiglie. L’aumento di circa 10 punti percentuali, su un costo del lavoro di oltre 4 miliardi di euro, vuol dire una spesa di 400 milioni a favore dei propri lavoratori che debbono trovare un riconoscimento economico da parte delle pubbliche amministrazioni che beneficiano di questo servizio di sussidiarietà».
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January 3, 2025 at 09:32AM