Uk, dai beni dormienti un miliardo di sterline per buone cause

Uk, dai beni dormienti un miliardo di sterline per buone cause

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Il programma britannico dei beni dormienti ha raggiunto il traguardo di un miliardo di sterline in distribuzioni per buone cause. Reclaim Fund Ltd (Rfl) ha annunciato il trasferimento di beni finanziari inutilizzati dal “Programma dei beni dormienti” a iniziative sociali e ambientali fondamentali in tutto il Regno Unito, tramite il National lottery community fund.

Dal sostegno alle persone in situazioni di vulnerabilità finanziaria all’aiuto per i giovani nell’acquisizione di competenze lavorative, il Programma promuove il cambiamento sociale attraverso finanziamenti sostenibili. Dal lancio, nel 2011, oltre 50 banche, società edilizie, compagnie assicurative e fornitori di pensioni hanno trasferito fondi dormienti nel Programma, consentendo di realizzare progetti che migliorano la vita e trasformano le comunità in tutto il Paese.

«Che cosa è successo, da allora ad oggi, agli “unclaimed assets” delle banche? Che si sono accumulati regolarmente», dice Filippo Addarii, socio fondatore e managing partner di PlusValue. «Il piano del governo inglese a favore del settore sociale, dell’impact investing del Terzo settore è una politica che è partita nel 2010, con la creazione di Big society capital: un fondo di fondi da 400 milioni (all’epoca) che investe per la crescita di imprese con fini sociali. Il governo può fare delle manovre strutturali strategiche per far crescere il mercato e lo può fare di qualunque colore politico, ce lo insegna la storia britannica: il mercato dell’impact investing risponde in modo innovativo ed imprenditoriale a delle esigenze fondamentali della società».

Filippo Addarii, PlusValue

«Non è una manovra legata a contingenze fiscali ed economiche», continua Addarii. «È vero che il governo britannico è stato, per tanti anni, una storia di successo ma sicuramente non in questo momento: è messo male tanto quanto il governo italiano per quanto riguarda la disponibilità di risorse. Nonostante questo, il Regno Unito ha fatto una grande manovra di investimento nel mercato dell’impact investing perché sa benissimo che questi soldi vengono impiegati in modo efficace investendo in quelle organizzazioni, in quei soggetti che rispondono alle esigenze reali delle persone».

E l’Italia? «Occorre investire»

«Giuliano Amato, per pareggiare i conti ed entrare nell’euro, alla fine degli anni ’90 utilizzò la stessa tipologia di risorse per appianare parte del debito pubblico. In questo caso, l’Italia li utilizzò per “coprire i buchi”, mentre nel Regno Unito si tratta di un investimento. Il nostro Paese «è una palude, non succede assolutamente nulla. Per quanto riguarda i fondi dormienti non ha fatto nulla questo governo come non l’hanno fatto i precedenti. Bisogna smettere di continuare a legiferare ed occorre investire».

Con l’art. 1, comma 343, della legge finanziaria 2006 (n. 266 del 23 dicembre 2005) è stato istituito, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dall’anno 2006, un apposito fondo con il fine di indennizzare i risparmiatori che, rimasti vittime di frodi finanziarie, abbiano subito un danno ingiusto, non altrimenti risarcito. Sono seguiti ulteriori circolari e comunicati sui conti dormienti.

Il fondo è alimentato dagli importi provenienti dai conti correnti e dai rapporti bancari, definiti come dormienti all’interno del sistema bancario, assicurativo e finanziario (art.1, comma 345, della legge finanziaria 2006), nonché dagli importi degli assegni circolari non incassati, delle polizze vite prescritte e dei buoni fruttiferi postali non riscossi (art.1, commi 345-ter, 345-quater 345-quinquies, della legge finanziaria 2006).

Foto di John McArthur su Unsplash

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January 10, 2025 at 02:09PM

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