Domande Energy Release 2.0, il MASE studia nuove tempistiche
Sottosegretario Barbaro: in fase di studio schemi di documenti contrattuali per andare incontro alle esigenze manifestate dalle imprese
Question Time alla Camera dei Deputati
Tempistiche troppo ristrette e incertezze legate ai sistemi contabili e fiscali potrebbero minare l’efficacia dell’Energy Release 2.0, il meccanismo creato per incentivare la realizzazione di impianti rinnovabili presso le imprese energivore. Una criticità già segnalata dalle aziende e portata sotto i riflettori parlamentari grazie all’interrogazione del deputato Enrico Cappelletti (M5S).
E dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica arriva subito la risposta: le tematiche in questione sono state già poste “all’attenzione delle competenti strutture”. Intervenendo al Question Time alla Camera il Sottosegretario di Stato al MASE, Claudio Barbaro, ha ventilato l’ipotesi di nuove tempistiche per le domande all’Energy Release 2.0.
Più tempo per le domande all’Energy Release 2.0
Un primo intervento in tal senso era già stato operato. Il bando di partecipazione al meccanismo il GSE, lanciato a novembre dello scorso anno, prevedeva originariamente il 14 gennaio 2025 come deadline per la presentazione delle domande. Il MASE aveva quindi dato indicazione per una proroga della scadenza al 14 febbraio 2025 con l’obiettivo di “promuovere la massima partecipazione alla misura”.
Ovviamente sull’efficacia dell’Energy Release pesano anche i tempi ridotti per la realizzazione degli impianti rinnovabili; così come quelli per l’ottenimento delle garanzie bancarie richieste dal medesimo GSE a copertura del rischio di mancata realizzazione.
La risposta di Barbaro: “Le tematiche sollevate dall’interrogante sono Ministeriali, confermando pertanto l’impegno affinché una misura importante per la competitività delle imprese sotto il profilo dei costi energetici, come quella dell’energy release, risponda in modo efficace agli obiettivi posti dalla norma. Ciò potrà avvenire valutando la possibilità sia di fornire più tempo alle imprese per la presentazione delle domande, sia di prevedere schemi di documenti contrattuali che vadano incontro alle esigenze manifestate dalle imprese medesime”.
Leggi QUI l’interrogazione.
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February 5, 2025 at 10:11AM
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La Redazione