Lavoro e giovani: il 77% si sente abbandonato nella ricerca di un impiego

Lavoro e giovani: il 77% si sente abbandonato nella ricerca di un impiego

I giovani in Italia si sentono soli nella ricerca di un impiego, l’attuale sistema di supporto al lavoro è inadeguato, serve un’evoluzione. Lo dice l’Osservatorio Jobiri "In cerca di futuro: cosa blocca i giovani nella ricerca lavoro", che ha analizzato le difficoltà di 1.100 giovani tra i 18 e i 29 anni nel trovare un’occupazione, attraverso un questionario online somministrato tra gennaio e dicembre 2024. 

L’insicurezza economica, la rapida evoluzione del mercato e la mancanza di supporto istituzionale rendono il processo di ricerca del lavoro sempre più complesso e frustrante. L’integrazione di nuove tecnologie, l’aggiornamento dei servizi di orientamento e un maggior coinvolgimento delle istituzioni sono fondamentali per colmare il divario tra giovani e mercato del lavoro. La sfida è aperta e le soluzioni esistono. Ora è tempo di metterle in pratica.

Numeri e testimonianze: il divario tra giovani e mercato del lavoro 

La ricerca di un impiego si conferma una fonte di ansia e stress per la maggior parte dei giovani. Il 68% di loro vive il processo con un senso di insicurezza e paura di non riuscire a ottenere un’opportunità. Questa condizione emotiva, spesso aggravata dalla mancanza di riscontri positivi, porta molti candidati a perdere fiducia nelle proprie capacità.

Oltre all’ansia, un problema significativo riguarda la difficoltà nel presentare adeguatamente le proprie esperienze lavorative e formative. L’89% dei giovani non sa come valorizzare il proprio curriculum e affrontare un colloquio in modo efficace. Questa lacuna incide direttamente sulle possibilità di successo, facendo sì che candidati validi non riescano a emergere nel mercato del lavoro.

Il 77% dei giovani segnala la mancanza di supporto adeguato nella ricerca del lavoro. Questo aspetto riguarda tanto le istituzioni quanto i servizi di orientamento, che spesso non riescono a fornire strumenti utili per affrontare le difficoltà del mercato occupazionale.

Anche l’utilizzo dei social professionali rappresenta un nodo critico: il 72% dei giovani ha profili LinkedIn poco curati o non aggiornati, limitando così le proprie possibilità di networking e di essere individuati dai recruiter.

Cosa non funziona nei servizi di supporto al lavoro?

L’Osservatorio evidenzia che le istituzioni e i servizi di career coaching spesso non riescono a stare al passo con le esigenze del mercato. Uno dei problemi principali è la carenza di personale: in Italia, ogni operatore di un centro per l’impiego deve seguire in media 254 disoccupati, un numero molto superiore rispetto ai 54 della Francia e ai 30 della Germania. Questa sproporzione compromette la qualità del supporto offerto ai giovani in cerca di lavoro.

Un altro limite significativo riguarda l’uso di strumenti obsoleti, lamentato dal 65% dei giovani intervistati. Infatti, i software impiegati nei processi di selezione e orientamento risultano spesso inadeguati, rallentando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e rendendo il percorso di ricerca ancora più complesso per i candidati. Un problema che mette in evidenza la necessità di una trasformazione digitale nei servizi pubblici di orientamento al lavoro.

Infine, emerge una mancanza di formazione pratica che penalizza i giovani. Molti di loro completano il percorso di studi senza acquisire competenze concrete e spendibili nel mercato del lavoro. Questa lacuna contribuisce a rendere più difficoltosa l’integrazione professionale, aumentando il senso di smarrimento e incertezza tra chi si affaccia al mondo del lavoro.

Le proposte di Jobiri: tecnologie e strategie innovative

L’Osservatorio propone soluzioni concrete per affrontare i limiti analizzati nel corso dell’analisi. Tra le strategie suggerite:

  • sfruttare il supporto dell’Intelligenza Artificiale per ottimizzare CV, lettere di presentazione e profili LinkedIn;
  • potenziare il career coaching con strumenti digitali avanzati;
  • rendere i servizi di orientamento più accessibili attraverso piattaforme online e supporto personalizzato;
  • migliorare la preparazione ai colloqui con simulazioni e tecniche di gestione dello stress.

Consulta l’Osservatorio

 

di Monica Sozzi

 

Copertina: Unsplash

February 17, 2025 at 04:08PM
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