Superbonus e aggiornamento catastale: l’efficientamento influisce sulla rendita?
Quando è necessario procedere con l’aggiornamento catastale post Superbonus? I lavori di efficientamento incidono sulla rendita? Le ultime novità sulla lettera ci compliance in arrivo dal Fisco
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Sono partite le prime lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate finalizzate a rintracciare coloro che hanno eseguito lavori di riqualificazione incentivati dal Superbonus senza però provvedere al relativo aggiornamento catastale.
Ma individuare per quali immobili si debba provvedere alla revisione catastale non è così semplice. Dopo le prime indicazioni del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che hanno ricordato che la procedura non aggiunge nulla di nuovo a quanto già previsto dal nostro ordinamento, anche il Consiglio nazionale dei periti Industriali (CNPI) si sofferma sulla questione Superbonus catasto.
I lavori di efficientamento incidono sulla rendita catastale?
Come sottolineato dal CNPI, il mancato aggiornamento catastale potrebbe comportare anche sanzioni o accertamenti fiscali. Per evitare di incorrere nei controlli è perciò indispensabile rivolgersi a professionisti abilitati in grado di eseguire un’analisi puntuale e regolarizzare eventuali incongruenze prima di ricevere segnalazioni dagli uffici competenti.
Attenendosi all’ultimo report ENEA, in Italia sono quasi 500.000 gli immobili oggetto di lavori di efficientamento energetico ammessi a detrazione con il Superbonus. Tutti edifici che potenzialmente potrebbero aver aumentato la propria rendita catastale.
Quando gli interventi edilizi hanno comportato modifiche significative all’immobile come:
- ampliamenti,
- sopraelevazioni,
- chiusura di balconi o terrazzi,
- frazionamenti,
- fusioni di unità immobiliari,
- creazione o eliminazione di vani,
- cambio di destinazione d’uso,
- aggiunta di nuove pertinenze
sarà necessario procedere con la variazione catastale tramite dichiarazione DOCFA.
Ma per quanto riguarda gli interventi esclusivamente legati all’efficientamento energetico, come ad esempio:
- il cappotto termico,
- la sostituzione degli infissi,
- l’installazione di impianti fotovoltaici,
l’Agenzia non ha ancora fornito un riferimento normativo che escluda esplicitamente la necessità di aggiornamento catastale.
“Sarà quindi fondamentale una valutazione caso per caso, sulla base delle normative vigenti, in particolare il Decreto Ministero delle Finanze n. 701/1994 e il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 38133/2025”, sottolinea il CNPI.
Cosa fare se si riceve la lettera del Fisco
Per individuare gli immobili oggetto di aggiornamento, l’Agenzia delle Entrate sta confrontando le pratiche edilizie legate al Superbonus con i dati catastali esistenti. Se emergono discrepanze o variazioni non dichiarate, il proprietario riceverà una segnalazione tramite PEC, raccomandata o Cassetto Fiscale.
Dopo la segnalazione, sarà necessario verificare l’esattezza dei dati catastali.
Se i lavori non hanno modificato la planimetria e non è richiesto l’aggiornamento, basterà fornire una documentazione giustificativa.
In caso contrario, sarà necessario rivolgersi a un tecnico abilitato (geometra, perito edile, architetto o ingegnere) per presentare la dichiarazione DOCFA.
In attesa di indicazioni definitive dall’Agenzia delle Entrate, è consigliabile effettuare un controllo preventivo.
February 18, 2025 at 04:40PM
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La Redazione