Arriva il commissario per la Terra dei Fuochi, piano d’azione in 60 giorni

Arriva il commissario per la Terra dei Fuochi, piano d’azione in 60 giorni

Il CdM ufficializza la nomina del generale Vadalà. 20 giorni fa la condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo

Terra dei Fuochi: generale Vadalà nominato commissario unico
via depositphotos.com

Sessanta giorni di tempo per inviare a Palazzo Chigi una relazione sulla situazione della Terra dei Fuochi e un piano d’azione per accelerare la bonifica. È la prima scadenza che dovrà rispettare il generale Giuseppe Vadalà, appena nominato commissario unico per la Terra dei Fuochi.

Terra dei Fuochi, i compiti del nuovo commissario unico

Nel Consiglio dei Ministri del 19 febbraio, il governo è corso ai ripari dopo la tirata d’orecchi della Corte europea dei diritti dell’uomo. Il 30 gennaio la CEDU aveva condannato l’Italia per i ritardi nella bonifica e la mancata protezione di circa 3 milioni di cittadini.

Nella sentenza, il tribunale europeo aveva anche stabilito 3 obblighi per l’Italia. Entro 2 anni dalla sentenza, il Belpaese dovrà:

  • preparare una strategia complessiva per affrontare la situazione della Terra dei Fuochi,
  • creare un meccanismo di monitoraggio indipendente,
  • stabilire una piattaforma pubblica per informare la cittadinanza.

È la strategia che, appunto, l’esecutivo chiede a Vadalà di preparare entro 2 mesi. Il provvedimento del governo ricalca le richieste della CEDU, che obbliga l’Italia a dotarsi di una strategia che, tra le altre cose:

  • coinvolga tutti i livelli dello Stato (locale, regionale e nazionale) evitando di frammentare le responsabilità;
  • valuti i livelli di inquinamento di suolo, acqua e aria;
  • definisca tempistiche precise a breve, medio e lungo termine.

“Con la nomina del Commissario il governo riporta ad un unico soggetto l’attuazione degli interventi di bonifica della Terra dei fuochi, che prima dipendevano da diversi livelli di governo, sia nazionale che territoriale. Quadro che ha impedito, finora, di completare in tempi accettabili gli interventi di bonifica”, ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il commissario avrà poi il compito di:

  • monitorare le bonifiche, individuando le azioni in corso e programmate;
  • garantire la salubrità agroalimentare;
  • effettuare il monitoraggio ambientale e sanitario delle popolazioni della Terra dei Fuochi, nelle province di Napoli e Caserta;
  • valutare e coordinare l’impiego delle risorse disponibili;
  • individuare e perimetrare i siti oggetto di contaminazione.

Campagna ‘Ecogiustizia subito’: accelerare monitoraggio e piattaforma

La nomina attira il plauso della società civile. Che porta subito l’attenzione sugli altri 2 obblighi imposti dalla CEDU all’Italia: monitoraggio indipendente della Terra dei Fuochi e piattaforma pubblica con informazioni alla cittadinanza.

Il governo dovrebbe “velocizzare l’istituzione di un’Autorità indipendente per il monitoraggio di quanto accade in quei territori e la creazione di una piattaforma accessibile e trasparente, per garantire un’informazione puntuale per le comunità che finora è mancata”, chiedono le associazioni ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera, che da novembre 2024 hanno lanciato la campagna “Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato”.

“Per lo Stato italiano è tempo di assumersi le proprie responsabilità e di passare ai fatti per dare un nuovo futuro a questi territori”, concludono.

February 20, 2025 at 09:50AM
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La Redazione

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