Fondi di caffè e funghi per un materiale simile alla plastica, ma compostabile
Dall’Università di Washington un materiale resistente e duttile come la plastica realizzata con un mix di caffè e radici di funghi
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Un materiale simile alla plastica compostabile sviluppato con fondi di caffè e radici di funghi. Andiamo con ordine. Di un chicco di caffè, solo il 30% è solubile in acqua, e ci sono metodi di infusione che ne estraggono anche meno. Ovviamente stiamo parlando della miscela di caffè all’americana, non quello espresso o moka; negli Stati Uniti, sono consumati ogni anno circa 0,7 miliardi di chili di caffè, di cui 0,5 miliardi sono buttati nei bidoni del compost o addirittura nell’indifferenziata. Quanto spreco deve aver pensato una ricercatrice di ingegneria dell’Università di Washington, Danli Luo, che ha messo a punto un nuovo modo per riciclare il caffè buttato vita.
Radici di funghi e fondi di caffè: un nuovo materiale
Il caffè è ricco di sostanze nutritive, quindi è ideale per la crescita di funghi che, prima di germogliare formano una sorta di sistema di radici bianche, il micelio, un insieme di filamenti vegetali che si sviluppano nel substrato e servono per l‘assorbimento dei nutrienti, quindi sono fondamentali per la crescita degli organismi.
Il micelio, recentemente, è stato utilizzato per creare una sorta di pelle organica, visto che è un materiale resistente, impermeabile e leggero; in questo caso i fondi del caffè sono stati trasformati in un composto pastoso per stampare oggetti in 3D, quindi un materiale nuovo che potrebbe essere assimilato alla plastica compostabile.
Plastica compostabile per stampare in 3D
“Siamo particolarmente interessati a creare sistemi per persone come i piccoli imprenditori che producono prodotti in piccoli lotti, ad esempio piccoli e delicati articoli in vetro che necessitano di imballaggi resistenti per la spedizione“, ha affermato l’autore principale Luo. “Quindi abbiamo lavorato su nuove ricette di materiali che possono sostituire cose come il polistirolo con qualcosa di più sostenibile e che può essere facilmente personalizzato per la produzione su piccola scala“, le parole della ricercatrice che insieme al suo team ha pubblicato i risultati sulla rivista 3D Printing and Additive Manufacturing .
Resistente e duttile come la plastica (ma compostabile)
Per creare questa pasta speciale, chiamata Mycofluid sono stati mescolati fondi di caffè usati con farina di riso integrale, spore di funghi Reishi, gomma di xantano (un comune legante alimentare presente nei gelati e nei condimenti per insalata) e acqua. Inoltre è stata costruita una nuova testina di stampa 3D per la stampante 3D Jubilee progettata dal laboratorio Machine Agency dell’UW, che può contenere fino a un litro di pasta.
Per testare il nuovo materiale, il team ha stampato vari oggetti, tra cui un imballaggio per un piccolo bicchiere, tre pezzi di un vaso, due metà di una statua, dopodiché gli oggetti sono rimasti coperti in una vasca di plastica per 10 giorni, durante i quali il micelio ha formato una specie di guscio attorno al Mycofluid e nel caso della statua e del vaso, i pezzi separati si sono fusi insieme. Se i pezzi fossero rimasti nella vasca più a lungo, i funghi veri e propri sarebbero germogliati dagli oggetti, ma invece sono stati rimossi dopo che si era formata la pellicola bianca del micelio.
Potrebbe sostituire il polistirene?
Il materiale simile alla plastica riciclabile è più pesante del polistirolo, più vicino alla densità del cartone o del carbone, ma dopo un’ora a contatto con l’acqua, ha assorbito solo il 7% in più di peso ed una volta asciugatosi ha mantenuto forma, forza e resistenza come il polistirene e la schiuma di polistirene espanso, la sostanza utilizzata per realizzare il polistirolo per l’appunto. Ed in più, il team scientifico ritiene che – seppur non avendo testato la compostabilità del materiale – tutti i suoi componenti siano compostabili ed addirittura edibili.
“Siamo interessati ad estendere questo ad altri materiali di origine biologica, come altre forme di rifiuti alimentari“, ha affermato Luo. “Vogliamo supportare ampiamente questo tipo di sviluppo flessibile, non solo fornire una soluzione a questo importante problema dei rifiuti di plastica“. (P.T.)
February 25, 2025 at 01:08PM
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La Redazione