Crisi automotive, fornitori europei chiedono azioni urgenti

Crisi automotive, fornitori europei chiedono azioni urgenti

Clepa, associazione europea di fornitori dell’industria auto, ha stilato un manifesto per la sostenibilità con l’obiettivo di facilitare la transizione e decarbonizzazione

Crisi automotive, fornitori europei chiedono azioni urgenti
Fonte Freepik

Quattro pilastri per frenare crisi dell’automotive e rendere più sostenibile il complesso settore industriale dell’automotive. Dalla CLEPA, l‘Associazione europea della componentistica automotive, proviene il Manifesto sulla Sostenibilità, che delinea i focus più importante per fornire un indirizzo all’industria ed ai decisori politici verso la necessaria transizione energetica, la neutralità climatica, la circolarità, l’approvvigionamento responsabile, senza tralasciare gli impegni verso le migliaia di lavoratori del settore e la comunità. D’altronde, i fornitori rivestono pari importanza rispetto a chi produce i veicoli, nell’obiettivo comune di ridurre le emissioni inquinanti.

L’associazione rappresenta oltre 3.000 aziende, dalle multinazionali alle PMI, che forniscono componenti all’avanguardia e tecnologie innovative per una mobilità sicura, intelligente e sostenibile, investendo oltre 30 miliardi di euro all’anno in ricerca e sviluppo ed impiegano direttamente 1,7 milioni di addetti nell’UE.

I 4 pilastri fondamentali per il futuro dell’industria europea

Nel manifesto presentato oggi a Bruxelles, Clepa delinea gli obiettivi da perseguire negli anni prossimi.

  • Azione per il Clima: raggiungere la neutralità climatica nelle attività europee entro il 2040 (emissioni Scope 1 & 2).
  • Economia Circolare: sviluppare componenti sempre più circolari, basandosi sul successo del settore nella rigenerazione, per supportare l’obiettivo dell’UE di approvvigionare il 25% delle materie prime critiche attraverso il riciclo e ridurre i rifiuti destinati alle discariche a zero.
  • Catena di Approvvigionamento Responsabile: ridurre le dipendenze negli approvvigionamenti e collaborare per minimizzare gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente lungo le catene di fornitura.
  • Transizione Giusta: garantire che il 5% dei lavoratori partecipi annualmente a programmi di aggiornamento o riqualificazione entro il 2030.

Crisi automotive, fornitori hanno ridotto Co2 dell’84%

Tra l’altro i 29 maggiori fornitori europei hanno già ridotto collettivamente le emissioni di CO2 dell’8,4% (Scope 1 e 2) tra il 2022 e il 2023 e hanno incrementato il riciclo e il recupero degli scarti produzione all’85,8% nel 2022.
Secondo Benjamin Krieger, segretario generale della Clepa, la chiave per raggiungere gli obiettivi risiede in un intervento urgente dei decisori politici per stimolare gli investimenti in innovazione green, attraverso un piano normativo che permetta alle aziende di guidare i progressi verso la neutralità, “anziché sommergerle di obblighi di rendicontazione”, ovvero burocrazia, in un momento storico in cui “abbiamo bisogno si condizioni di investimento competitive”.

Inoltre, i quadri normativi europei su ESG (Environmental, Social and Governance) dovrebbero essere rivisti al fine di incentivare l’innovazione e consentire alle imprese di settore di poter realmente guidare il progresso verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. “Il Manifesto sula Sostenibilità delinea un itinerario chiaro e percorribile verso la neutralità climatica, l’efficienza delle risorse e la trasformazione delle risorse umane, assicurando che l’Europa resti un leader globale nell’innovazione green“, dice ancora il segretario di CLEPA.

Anche Anfia chiede interventi chiari per crisi automotive

Per garantire una transizione pulita e razionale è necessario revisionare i regolamenti sulla riduzione delle emissioni di Co2 degli autoveicoli leggeri e pesanti abbracciando il paradigma della neutralità tecnologica” il commento del presidente di Anfia, Roberto Vavassori e vice di CLEPA, in merito ai dati del mercato dell’auto europeo che ha aperto l’anno in flessione: nei Paesi dell’Ue allargati all’Efta e al Regno Unito a gennaio le immatricolazioni di auto ammontano a 995.271 unita‘, – 2,1% rispetto a gennaio 2024.

Dei cinque mercati principali (incluso il Regno Unito) soltanto la Spagna registra una crescita (+5,3 per cento). Sono invece in calo Francia (-6,2 per cento) e Italia (-5,8 per cento), seguite da Germania (-2,8 per cento) e Regno Unito (-2,5 per cento).

Per Vavassori è necessario introdurre “delle flessibilità che consentano di attribuire il giusto valore al contributo dei carbon neutral fuels, prevedere un piano di incentivazione pluriennale per la diffusione dei veicoli a basse e zero emissioni ed introdurre misure a sostegno della competitività delle imprese” nell’attesa del relativo Piano d’azione della Commissione Ue che verrà presentato il prossimo 5 marzo. (P.T.)

February 26, 2025 at 08:06AM
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La Redazione

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