Dalla ricerca di Corteva, società leader per il mais, una grande innovazione per il diserbo
La contemporanea perdita e/o restrizione d’uso di alcuni importanti erbicidi (s-metolaclor, terbutilazina, glifosate e bentazone), oltre a creare serie difficoltà operative agli agricoltori, sta portando all’aumento della diffusione di alcune infestanti molto invasive e dannose per la produttività della coltura del mais, che è notoriamente molto sensibile alla competizione esercitata dalle malerbe.
La richiesta di Corteva al Masaf
Le richieste presentate al Masaf da numerosi portatori di interesse delle filiere maidicole, zootecniche e lattiero-casearie hanno portato all’autorizzazione di emergenza per l’anno 2025 dell’erbicida Lortama 25 a base di florpyrauxifen-benzyl (nome commerciale Rinskor active) + nicosulfuron + thifensulfuron-methyl per un periodo massimo di 120 giorni, con decorrenza dal 13 marzo 2025, per fornire una nuova soluzione che salvaguardi la prossima campagna maidicola.
Il nuovo erbicida sarà disponibile già per le prossime semine, per consentire il controllo efficace e ottimale delle principali infestanti dicotiledoni, con interventi sia in post emergenza precoce (2-3 foglie vere) che in post emergenza (3-6 foglie vere).

Valorizzare la tempestività di intervento
Il nuovo prodotto è concepito per valorizzare la tempestività degli interventi di diserbo. Infatti la proposta di applicazione in post-emergenza precoce di Lortama 25 permetterà di controllare le infestanti nei primi stadi di sviluppo del mais. Questo tipo di applicazione, quindi, consentirà ai maiscoltori di massimizzare il potenziale produttivo della coltura, azzerando la presenza delle malerbe, anche se difficili, con una ottima tenuta nel tempo.
Controllo delle infestanti più invasive
L’abbinamento delle tre sostanze attive garantisce il controllo di alcune infestanti invasive, come graminacee (giavone, sorghetta, digitaria, setaria e panico), farinello (varie specie e biotipi resistenti agli ALS di chenopodio), amaranto (varie specie di amaranto), cencio molle, acalifa, galinsoga, stramonio, portulaca, ambrosia, nappola, nella coltura del mais. Si tratta di infestanti in rapida diffusione nelle aree maidicole e in particolare nelle aziende zootecniche, dove si fanno frequenti concimazioni organiche.


I punti forti del nuovo erbicida
I punti forti del nuovo erbicida sono l’ampio spettro d’azione, l’elevata velocità d’azione per un controllo molto più rapido delle infestanti (bastano pochi giorni per la devitalizzazione delle malerbe più sensibili), la massima selettività e la flessibilità di utilizzo. Inoltre il suo meccanismo d’azione alternativo controlla i biotipi resistenti (per esempio le foglie larghe) agli erbicidi attualmente in commercio. Infine è da sottolineare l’aspetto della sostenibilità, perché il nuovo erbicida presenta una rapida degradazione nell’ambiente.
L’innovazione tecnologica può salvare il mais
Il mais è una coltura fondamentale per i prodotti di eccellenza del made in Italy e da alcuni anni è afflitto da emergenze sanitarie, entomologiche, idriche. Anche i prezzi di mercato non sono soddisfacenti, quindi è necessario che, per risollevare le sorti della nostra maiscoltura, gli agricoltori possano disporre degli ultimi ritrovati della scienza per difendere la massima produttività possibile, che è la sola leva per assicurare redditività e quindi mantenere in vita una coltura strategica anche per l’avvicendamento colturale.
Per maggiori informazioni: https://www.corteva.it/prodotti-e-soluzioni/crop-protection/erbicidi/Lortama.html
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March 19, 2025 at 06:07PM
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Roberto Bartolini